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Questo articolo è stato pubblicato il 26 novembre 2014 alle ore 14:35.
L'ultima modifica è del 26 novembre 2014 alle ore 20:15.

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«Il governo considera possibile e condivisibile con un ampio arco di forze politiche» l'iter parlamentare della legge elettorale e di quella di riforma costituzionale per l’abolizione del Senato elettivo. Si tratta di «un percorso che tiene conto di preoccupazioni delle diverse forze politiche». Lo riferisce una nota del Colle dopo oltre un’ora di colloquio oggi al Quirinale tra il capo dello Stato Giorgio Napolitano, il premier Matteo Renzi e il ministro per le riforme costituzionali Maria Elena Boschi. Un incontro nel quale Renzi ha spiegato come intende condurre in porto la riforma del Senato (approvata in prima lettura da Palazzo Madama e ora a Montecitorio) e la legge elettorale (a sua volta al Senato, dopo essere stata approvata dalla Camera lo scorso marzo), anche alla luce delle possibili dimissioni di Giorgio Napolitano alla fine dell'anno. Dopo l'incontro con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il premier Matteo Renzi in un'intervista al Tg1 ha assicurato: «Andremo velocissimi».

Renzi: sulle riforme tra dicembre e gennaio chiudiamo
Sulle riforme «andremo molto rapidamente per rendere l'Italia più semplice ed efficiente con meno politici, riduzione dei poteri delle Regioni e una legge elettorale senza più confusione. Siamo ad passo dalla chiusura e tra dicembre e gennaio chiudiamo», ha detto Renzi al Tg1. E con riferimento all’incontro odierno con il capo dello Stato ha aggiunto: «Il presidente Napolitano non ha bisogno di essere rassicurato, sa perfettamente che se il Parlamento fa le leggi lavorando, come sta facendo, il sabato e la domenica, e se raggiunge gli obiettivi fissati, arriverà alla scadenza naturale del 2018». Poi il premier è tornato sul crollo della partecipazione al voto nelle elezioni regionali in Emilia-Romagna, rigettando la lettura di chi vede nell’astensionismo un segnale al governo e parlando di «frutto di vicende emiliane e anche del fatto che c'è un po' di stanchezza».

La nota del Colle
La nota diffusa oggi dal Quirinale informa che nell’incontro odierno «è stato ampiamente esposto il percorso che il governo considera possibile e condivisibile con un ampio arco di forze politiche per quello che riguarda l'iter parlamentare dei due provvedimenti fondamentali già a uno stato avanzato di esame - legge elettorale e legge costituzionale per la riforma del bicameralismo paritario - i quali sono incardinati per la seconda lettura. Un percorso che tiene conto di preoccupazioni delle diverse forze politiche, soprattutto per quanto riguarda il rapporto tra legislazione elettorale e riforme costituzionali».

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