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Questo articolo è stato pubblicato il 19 dicembre 2014 alle ore 06:57.

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Kiowa Kavovit, la bambina americana di 6 anni che ha inventato il “cerotto liquido” Boo Boo Goo, raccogliendo 100mila dollari di finanziamentoKiowa Kavovit, la bambina americana di 6 anni che ha inventato il “cerotto liquido” Boo Boo Goo, raccogliendo 100mila dollari di finanziamento

Chris scarica la tensione giocando a ping pong. Tra pochi minuti dovrà presentare a una platea di possibili investitori il business plan al quale lui e il suo team hanno lavorato per settimane. Un'idea rivoluzionaria, ma che ha bisogno di finanziamenti. Per convincere gli investitori bisogna fare una presentazione all'altezza. Breve, sintetica, ma appassionante. È la prima volta, ma Chris non ha paura. Anche perché è grande: ha già nove anni.

Non è la trama di un film di fantascienza, e Chris non è nemmeno il figlio di Zuckerberg o Bezos. È semplicemente uno dei corsisti di un programma educativo statunitense, 8 and up, che insegna ai bambini a sviluppare il proprio talento imprenditoriale. Fondamentale, in un mondo del lavoro dove l'intraprendenza e la creatività, unite alle capacità tecniche, moltiplicano le possibilità occupazionali sull'onda della rivoluzione digitale.

L'idea di 8 and up è di Reuben Steiger, imprenditore seriale statunitense figlio di due insegnanti e a sua volta padre di due bambini. Steiger ha capito che i bambini sono gli startuppari perfetti: creativi, vitali, tenaci e pronti ad assumersi rischi. Il corso di sei settimane serve proprio a risvegliare lo Zuckerberg che c'è in quasi ogni bambino. Le specializzazioni proposte a Princeton e a New York, le due località dove è presente la scuola di Steiger, sono molteplici: c'è il corso What If? Trash to Treasure (dove bisogna sviluppare un nuovo prodotto con risorse limitate), Creative Code (che insegna le basi della programmazione in modo giocoso culminando con il varo di un sito personale basato sui propri interessi), Code by Hand (la versione avanzata della gestione del sito, con anche l'e-commerce) e il nuovo Superpower (focalizzato sugli skills di base dell'imprenditore, dal problem solving al lavoro di gruppo e all'assunzione di rischi).

Ma c'è chi pensa che a 9 anni si è già vecchi per diventare imprenditori. E' il caso di Cristian Glanchai, fondatore del californiano VentureLab, che offre corsi a bambine dai 5 ai 7 anni in cui si insegnano, tra le altre cose, la progettazione di prototipi in 3D, le ricerche di mercato, il business modelling e le tecniche di pricing.

Oltreoceano, poi, i bambini startuppari dilagano anche in televisione. In un episodio di Shark Tank, il “reality competition” della Abc dove i partecipanti devono presentare un business plan a un gruppo di investitori, è comparsa una bambina di sei anni che ha presentato Boo Boo Goo, un liquido colorato a prova d'acqua da spennellare su tagli e graffi, in pratica un variopinto “cerotto liquido” creato dal suo papà su indicazione della bimba. Bella idea? Di più: uno degli investitori presenti al reality ha offerto 100mila dollari alla bimba e al suo papà per il brevetto dell'invenzione e per il 25% dell'azienda. Non male, per essere in prima elementare.

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