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Gurria (Ocse): «Per fare riforme serve leadership…

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dopo il quantitative easing della bce

Gurria (Ocse): «Per fare riforme serve leadership ispirata, Renzi ce l’ha»

Anguel Gurria
Anguel Gurria

Per fare veramente le riforme strutturali ci vogliono «leadership illuminate e ispirate» e Renzi queste doti «le ha», è un «leader ispirato». Lo ha affermato il segretario generale dell'Ocse, Anguel Gurria, a margine dei lavori del Forum di Davos rispondendo a una domanda sugli effetti del “Qe” annunciato dalla Bce sui governi europei che devono fare le riforme. «Se i leader politici non sono convinti e non hanno le idee giuste allora non ci sono pressioni che tengano e non è certo acquistando bond che si cambia la situazione», ha commentato Gurria.

Il numero uno dell’Ocse ha spiegato che il lavoro della Bce è «buono benvenuto, interessante ed è stato difficile per Draghi prendere la decisione, ma ha fatto un gran lavoro». Ma «i cambiamenti strutturali - ha sottolineato Gurria - dipendono dai governi, soprattutto per una crescita nel medio e lungo periodo». Per il segretario generale dell'Ocse «la zona euro può fare di più. La decisione della Bce doveva accadere ma ora bisogna attuare, attuare attuare. L'educazione spetta ai governi, l'innovazione ai governi, la competizione, il mercato del lavoro come il Jobs act di Renzi spettano ai governi. La flessibilità dei mercati non è della Bce ma dei governi, così come il welfare e le tasse».

Gurria ha sostenuto poi di non condividere l'ipotesi di uscita della Grecia dall'Ue. «Non penso che sia una buona ipotesi. Ma soprattutto non credo che questo accadrà» ha detto il segretario generale che ha evidenziato come l'Ocse «continuerà a lavorare sempre con qualsiasi governo sarà eletto perché il nostro membro è la Grecia e non un governo in particolare».

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