Lo aveva promesso dopo il massacro di Charlie Hebdo a Parigi il 7 gennaio scorso. Anonymous annuncia ora di aver violato decine di accout twitter e profili Facebook dell'Isis. Perché se la rete di hacker si muove contro il potere costituito, condanna una organizzazione terrorista che ha massacrato vignettisti e giornalisti rei di aver preso in giro Maometto.
E così in un video diffuso su Youtube, la rete mondiale di hacker rivendica anche di aver catalogato decine di indirizzi della propaganda jihadista. È la seconda fase dell'operazione #Oplsis contro la galassia degli integralisti islamici partita dopo l'attacco al settimanale satirico francese.
Nel video, della durata di 3 minuti, Anonynous conferma che non darà tregua al Califfato e rivendica l'azione compiuta da persone di ogni credo, religione e razza, studenti e lavoratori, poveri e ricchi. In particolare nel mirino dei pirati informatici sono finiti i reclutatori, coloro che cercano di attirare simpatizzanti della jihad attraverso il web.
«L'operazione continua», avverte una voce che parla di «cittaddini del mondo», siamo «musulmani, cristiani, ebrei, attivisti, agenti governativi, spie...siamo studenti, lavoratori, amministratori, disoccupati». La voce sottolinea che «apparteniamo a tutte le razze, a tutti i paesi e a tutte le religioni».
«I terroristi che si definiscono Stato islamico non sono musulmani», aggiunge. E minaccia: «Vi daremo la caccia, metteremo offline tutti i vostri account, le vostre mail. Non ci sono posti sicuri per voi sul web. Sarete trattati come un virus». La voce annuncia infine un elenco di account twitter e di profili facebook hackerati e si rivolge nuovamente all'Isis: «Siamo anonymous, siamo una legione, non perdoniamo e non dimentichiamo».
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