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Immigrati, a Lampedusa salgono a 29 i morti per assideramento

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naufragio nel canale di sicilia

Immigrati, a Lampedusa salgono a 29 i morti per assideramento

Bilancio drammatico per i numero delle vittime dell'ennesima tragedia del mare nel Canale di Sicilia: tra immigrati facenti parte del gruppo di 105 persone soccorso da due motovedette della Guardia costiera, i morti per ipotermia sono infatti 29: 7 trovati cadavere al momento del primo soccorso, altri 22 morti nel trasferimento verso le coste italiane, avvenuto a velocità ridotta per il mare in tempesta. Il barcone a bordo del quale viaggiava il gruppo era stato intercettato la notte scorsa di fronte alle coste libiche, e ha fatto rotta verso Lampedusa dove è arrivato nel pomeriggio.

Mercoledì il trasferimento sul continente delle vittime
Le vittime di assideramento, tutti uomini, verranno adesso sistemati nella vecchia aerostazione di Lampedusa: non potranno essere trasferiti prima di mercoledì con la nave. Previsto per stasera l'arrivo della seconda motovedetta, con a bordo altri superstiti del barcone, in avaria a 110 miglia dall’isola.

Il direttore sanitario: tragedia evitabile
«Non ci risulta che ci siano altri cadaveri al momento - ha spiegato il direttore sanitario di Lampedusa, Pietro Bartolo - Speriamo che la conta dei morti si fermi qui. Non vorrei si ripetesse un'altra strage del 3 ottobre 2013». Le 29 vittime, ha aggiunto parlando con i giornalisti, «sono giovani uomini, al cento per cento morti per ipotermia. I compagni di viaggio, molti dei quali in condizioni precarie per l'esposizione al freddo, sono stati condotti in ospedale, altri nel centro di accoglienza, alcuni in elisoccorso sono stati trasportati nei nosocomi siciliani. Sono sconvolto da questa ennesima strage, da questo nuovo incubo che con Mare Nostrum forse si poteva evitare: non è possibile che si vadano a recuperare i migranti a 100-120 miglia da Lampedusa per poi portarli verso la Sicilia in condizioni meteo proibitive. Quel dispositivo consentiva alle navi della Marina di raggiungere questi disperati, prenderli a bordo, metterli al riparo e ristorarli. Ora questo è più difficile».

Mare in tempesta, richiesta di soccorso giunta tramite satellitare
All’origine della tragedia, spiega una nota del Centro nazionale di soccorso della Guardia costiera che ha coordinato i soccorsi, le condizioni proibitive del mare: onde fino a 8 metri e mare forza 7 da nord ovest. La richiesta di aiuto è arrivata alla Guardia Costiera di Roma nel pomeriggio di ieri, tramite telefono satellitare, proveniente dal barcone alla deriva a largo delle acque libiche.

Migranti soccorsi vittime dell’ipotermia
Localizzato il telefono, i militari hanno subito dirottatato sul punto i mercantili Bourbon/Argos e Saint Rock, che navigavano in zona, che hanno atteso l'arrivo delle motovedette offrendo riparo con il proprio scafo. Subito inviate sul posto anche due motovedette di stanza a Lampedusa, con a bordo personale medico del Cisom. I soccorritori hanno poi individuato il barcone in difficoltà intorno alle 22.00, ora in cui è iniziato il trasbordo dei passeggeri verso le navi. Tra i migranti raccolti, duramente provati dal viaggio e dalle condizioni atmosferiche, anche 7 cadaveri, vittime del freddo.

Possibile secondo naufragio nella stessa zona
La tragedia di questa notte potrebbe non rimanere isolata: cresce infatti il timore per un nuovo naufragio di migranti, sempre nel Canale di Sicilia. Secondo quanto segnalato da alcuni familiari di migranti alle autorità spagnole, infatti, un altro natante sarebbe stato in navigazione verso l'Europa.

Boldrini: effetto del dopo Mare Nostrum. Salvini: Alfano si dimetta
«Orrore al largo di Lampedusa. Persone morte non in un naufragio, ma per il freddo. Queste le conseguenze del dopo Mare Nostrum», ha scritto su Twitter la presidente della Camera, Laura Boldrini, alla notizia del naufragio e delle vittime assiderate. «Altro sangue sulle coscienze sporche dei “falsi buoni”. Da domani a Strasburgo chiederò a Junker di sospendere Triton, operazione inutile e di morte. Così come è dannoso il ministro dell'interno italiano Angelino Alfano al quale resta solo una cosa da fare: dimettersi», ha affermato invece il leader della Lega Matteo Salvini.

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