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La prima volta di Mattarella al Csm: presto riflessione su giustizia.…

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il presidente della repubblica

La prima volta di Mattarella al Csm: presto riflessione su giustizia. Pasquale Ciccolo nuovo pg di Cassazione

«Mi riprometto, in una prossima occasione, di introdurre una riflessione collegiale sui temi dell’organizzazione della giustizia e sulle riforme necessarie». Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha aperto oggi il suo primo Consiglio superiore della magistratura convocato per eleggere il procuratore generale della Cassazione rinviando ogni considerazione sul sistema giudiziario a una seduta straordinaria. Chi si aspettava qualche parola in più è dunque rimasto deluso. Mattarella ha cominciato i lavori ricordando la figura di Vittorio Bachelet, a cui è intitolata l’aula dove si è svolta la riunione e di cui domani ricorre il 35° anniversario dalla morte. «Siamo ancora più fortemente chiamati a ricordare la sua figura esemplare», ha detto il presidente.

«Seguirò lavoro Csm con la massima attenzione»
Quella di oggi, ha spiegato, «era una seduta dedicata ad un argomento specifico» e il capo dello Stato non ha voluto «alterarne il carattere con considerazioni generali sul tema della giustizia». In compenso, Mattarella ha garantito che seguirà «con la massima attenzione» il lavoro del Csm e che sarà «disponibile» a dare il suo contributo «per garantirne il corretto funzionamento, nel rispetto più rigoroso delle sue prerogative costituzionali».

Più tempestività nel conferimento degli incarichi
Mattarella ha apprezzato la tempestività nella nomina di Pasquale Ciccolo, il nuovo Pg di Cassazione (69 anni, messinese, da più di quarant’anni in magistratura, finora procuratore aggiunto, ovvero “vice” del Pg uscente Gianfranco Ciani). Apprezzandone la tempestività, il presidente si è augurato che «questa tempestività avvenga abitualmente nel conferimento e nella conferma degli altri incarichi. So bene che il Consiglio cerca di assicurarla e che molti elementi ostacolano questa esigenza, ma mi permetto di esortare a compiere ogni possibile sforzo perché i termini vengano rispettati nell’interesse dell’ordine giudiziario e della collettività». Il capo dello Stato ha sottolineato che «le funzioni affidate al procuratore generale richiedono una particolare autorevolezza giuridica e una riconosciuta sensibilità istituzionale».

Legnini: «Mattarella sarà per noi guida e riferimento»
Mattarella è stato salutato così dal vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini: «Ella, signor presidente, ne sono certo, sarà per noi una guida sicura e costituirà un riferimento costante per un’attività che, già in questi primi mesi, si è rivelata intensa e appassionante». «I valori che ha testimoniato negli anni, il suo costante richiamo al principio di di legalità, la sua lunga e fertile esperienza nelle istituzioni repubblicane - ha aggiunto Legnini - rappresentano una garanzia per noi tutti , per la magistratura, per gli italiani».

Csm sia protagonista di spinta riformista
L’ex sottosegretario del Governo Renzi ha poi ricordato «il momento storico« che «induce a una spinta riformista di cui occorre sia protagonista proprio il Consiglio superiore della magistratura». Quello stesso Consiglio che, ha sottolineato Legnini, «si è trovato e si trova in questa fase storica ad agire nelle strettoie della perdurante crisi della giustizia italiana, aggravate dalla scalfita legittimazione del sistema istituzionale, verso il quale affievoliscono il credito e la fiducia dei cittadini».

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