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Salvini avvisa Tosi: fuori dalla Lega chi contesta Zaia

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lo scontro in vista delle regionali in veneto

Salvini avvisa Tosi: fuori dalla Lega chi contesta Zaia

Tra il segretario della Lega Matteo Salvini e il sindaco di Verona Flavio Tosi ormai è aria di rottura. «Chiunque perda tempo in questo momento per fare polemica e mettere in discussione Zaia danneggia non Salvini, ma il futuro del Veneto, e non lo farà più» ha detto Salvini ai microfoni di Rtl 102.5 commentando l’ipotesi di una candidatura autonoma Tosi alle elezioni regionali in Veneto in contrapposizione al governatore uscente leghista Luca Zaia. Poi a RepubblicaTv il segretario del Carroccio ha rincarato la dose, evocando l’ipotesi espulsione di Tosi: «Chi lo mette in discussione Zaia si mette fuori gioco. Se c'è qualche leghista che ha tempo da perdere per beghe interne si accomoda fuori». Un’ipotesi alla quale ha replicato a stretto giro il sindaco di Verona: «Se Salvini decidesse per espellermi? Spetta al consiglio federale in ogni caso ognuno si assume le sue responsabilità». Intanto Tosi annuncia che sabato parteciperà alla grande manifestazione organizzata dalla Lega nella capitale.

Salvini: «Una follia polemizzare su Zaia»
«Io penso che la gente, i cittadini, hanno ben altri problemi che non seguire le beghe politiche - ha ricordato Salvini - e chi ci ascolta in questo momento e vive in Veneto ha il problema delle strade, delle scuole, degli ospedali e di un aiuto per la propria azienda. Quindi io mi sono incavolato con Tosi perché fare polemiche su Luca Zaia, governatore che ci invidiano tutti, mi sembra una follia». Sulla possibilità che Tosi non partecipi alla manifestazione indetta per sabato a Roma dalla Lega, Salvini è stato altrettanto duro: «Un dirigente che ricopre delle cariche grazie alla Lega e prende dei soldi grazie alla Lega non può dire “mah, non so se vengo”. Noi dirigenti dobbiamo essere in prima fila e metterci il doppio dei quattrini». Poi l’affondo a RepTv: «Su Zaia non si discute. Chi lo mette in discussione si mette fuori gioco. Se c'è qualche leghista che ha tempo da perdere per beghe interne si accomoda fuori». E ancora: «Se Tosi vuole litigare con mondo, il problema non è mio».

Tosi: sabato sarò alla manifestazione a Roma
Intanto Tosi annuncia che sabato parteciperà alla grande manifestazione organizzata da Salvini nella capitale. «Avrei degli importanti appuntamenti istituzionali a Verona, ma sabato sarò a Roma alla manifestazione della Lega anche per non prestare il fianco alle polemiche penose uscite fuori», ha annunciato a La Zanzara su Radio 24 il sindaco di Verona. Quanto all’ipotesi espulsione, Tosi, nel pomeriggio a “un giorno da Pecora” su Rairadio 2, è laconico. «Le espulsioni spettano al consiglio federale - taglia corto - in ogni caso ognuno si assume le sue responsabilità».

Lunedì Consiglio federale, discuterà anche di Veneto
Si terrà lunedì all'ora di pranzo, una riunione del Consiglio federale della Lega Nord, che farà un bilancio della manifestazione di sabato a Roma contro il Governo Renzi. A quanto si è appreso, all'ordine del giorno ci sarà anche la questione Veneto, dopo la spaccatura fra il segretario federale Matteo Salvini e quello della Liga Veneta, Flavio Tosi, in vista delle Regionali. Non è escluso che gli oppositori di Tosi chiedano lunedì il commissariamento della segreteria veneta.

Salvini: io sindaco di Milano? prima o poi...
Salvini, dal canto suo, non ha escluso una sua corsa a sindaco di Milano: «Per la questione sindaco: io Milano ce l’ho nel sangue, nella carne, nel cuore, prima o poi se i milanesi vorranno sarò a disposizione perché la vedo grigia, sciatta, ferma».

Fisco: accordo con la Svizzera «enorme fregatura»
A proposito di fisco, il segretario della Lega ha aspramente criticato l’accordo con la Svizzera: «È un’enorme fregatura per i circa 70mila lavoratori frontalieri che non avranno più a che fare con lo Stato svizzero ma con lo Stato italiano e l’Inps, e quindi devono iniziare ad accendere i ceri alla Madonna, e per i comuni di confine, stiamo parlando di Lombardia e Piemonte, che per avere i cosiddetti ristorni, cioè i soldi derivanti dalla tassazione, non si riferiranno più alla Svizzera, ma allo Stato Italiano. Sappiamo che quando c’è di mezzo lo Stato e l’Inps, che per un ammanco di 55 centesimi di euro, leggevo, non ha rilasciato il Durc a un artigiano di Rimini, capite bene che la preoccupazione di questi lavoratori è ben fondata».

«Alfano incapace, Berlusconi decida con chi stare»
A UnoMattina Salvini ha rinnovato l’attacco al premier Matteo Renzi: «Ha amici potenti fra i banchieri, Confindustria, finanzieri, cooperative rosse. Adesso vuole controllare anche la Rai, perché dice: a che cosa servono tre telegiornali? Ne faccio solo uno, TeleRenzi». Non è tenero neppure con il ministro dell’Interno Angelino Alfano: « Non tutela minimamente i poliziotti che comanda, proprio quando c’è bisogno di più ordine pubblico. Mi sembra un ministro assolutamente incapace, ed è chiaro che non posso fare alleanze politiche o tattiche con un ministro che non ritengo all’altezza». E se Berlusconi volesse allearsi proprio con il Nuovo Centrodestra di Alfano? «Io non sono più disposto a
fare frittate, la coerenza viene prima di tutto. Non posso fare accordi con chi un giorno governa con Renzi e un giorno no, Berlusconi decida: se vuole essere alternativo a Renzi noi ci siamo e parliamo di flat tax, di studi di settore, di difesa del made in italy, quello che il governo non sta facendo. Se vuole stare un po’ di qua, un po’ di là, lo fa senza la Lega».

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