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Orlandi: sul fisco le prime denunce interne ma non chiamiamoli delatori

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whistleblowing nell’agenzia delle entrate

Orlandi: sul fisco le prime denunce interne ma non chiamiamoli delatori

La lettera delle Entrate sulla procedura di Whistleblowing (soffiata, ndr), attraverso cui i dipendenti dell'Agenzia, per primi nella Pubblica amministrazione, potranno denunciare, (tutelati ma seguendo regole precise) condotte illecite, ha avuto già i primi riscontri. Sono infatti «arrivate le prime comunicazioni». Così il direttore delle Entrate, Rossella Orlandi, a margine di un convegno sulla fattura elettronica. In realtà, ha aggiunto Orlandi, «i colleghi lo facevano anche prima, magari con meno tutele e più preoccupazione», tanto che «la mia mail istituzionale è sempre piena di comunicazioni da parte di tutti i colleghi d'Italia perché sanno di potersi rivolgersi a me».

Orlandi: “denunce” interne? Già arrivate le prime
«Io credo - ha spiegato ancora Orlandi - che la mia amministrazione sia trasparente, con tante professionalità validissime, lo dimostrano i numeri e quello che riusciamo a fare, ma come in tutte le amministrazioni ci possono essere delle frange di comportamenti inopportuni o addirittura illeciti». Anche perché, ha sottolineato, «non è pensabile che, su 41 mila soggetti, tutto si possa individuare da solo». Quindi, «chi è a conoscenza di elementi inopportuni è invitato e tutelato affinché lo dica». Per la numero uno delle Entrate «un collega che si ribella a un comportamento disonesto di un altro, passato sottotraccia, è una persona con un grande senso civico».

«Non accetto parola delatore»
Su un punto perciò Orlandi ci tiene a fare chiarezza: «Io la parola delatore non l'accetto», perché «la figura del collega che denuncia comportamenti scorretti è prevista da anni in paesi come gli Usa e Regno Unito». Non solo. «La nostra legge - ha aggiunto - già dal 2005 prevede la tutela assoluta della riservatezza» ma «questa legge non è stata attuata, quindi noi abbiamo avuto il coraggio di essere trasparenti». Tornando su chi definisce l'informatore un delatore, Orlandi ha specificato: «La dobbiamo finire di nasconderci dietro concetti vecchi e in qualche maniera sorpassati, ci sono Paesi che sono molto più avanti di noi in tema di trasparenza e legalità e in cui è prevista questa figura”. Quindi, nessuna delazione, perché «noi vogliamo dare ad ognuno l'opportunità di dimostrare il suo senso civico».

Il manuale delle Entrate
Il manuale ad hoc delle Entrate contro la corruzione ha attivato il meccanismo delle “soffiate” tutelate delle condotte illecite all’interno degli uffici dell’Agenzia delle Entrate. «Il messaggio - ha scritto il direttore Rossella Orlandi in una lettera ai dipendenti - è: noi contro la corruzione». Non vanno denunciati solo fatti penali ma anche comportamenti e irregolarità nella gestione di procedure o disposizioni operative dell'Agenzia. Qualche esempio? Accessi indebiti agli archivi informatici, irregolarità nell'uso del badge per le presenze, rapporti o contatti ricorrenti con uno stesso consulente, richieste o interessamenti reiterati da parti di colleghi su specifici fascicoli.

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