Italia

Lega, Tosi verso lo strappo: nasce nuovo gruppo in Consiglio Veneto

  • Abbonati
  • Accedi
elezioni regionali

Lega, Tosi verso lo strappo: nasce nuovo gruppo in Consiglio Veneto

Un nuovo gruppo è stato costituito nel Consiglio regionale del Veneto. A farne parte il presidente della Liga Veneta Luca Baggio (tosiano di ferro), l'altro leghista Matteo Toscano e un consigliere del gruppo misto, Francesco Piccolo. «La deriva a destra di Salvini non mi piace. Sono con Tosi», ha spiegato Baggio. Il nuovo gruppo si chiamerà “Impegno veneto”. Chiaro che l’operazione è stata concordata con il sindaco di Verona. È la risposta alla lettera inviata dalla segreteria federale leghista che ha intimato allo stesso Tosi e a chi gli è vicino di lasciare la fondazione “Ricostruiamo l'Italia” (creata nel 2013 dal sindaco scaligero per candidarsi alle eventuali primarie del centrodestra) a meno che non vogliano essere espulsi dalla Lega. Una condizione inaccettabile per Tosi.

Salvini: vedo Tosi domani, conto stia con noi
Il leader leghista Matteo Salvini prova a frenare: «Mi auguro che tutti facciano la loro parte, non abbiamo bisogno di litigi», ha detto il segretario del Carroccio, a proposito della riunione del consiglio nazionale della Liga veneta, in programma domani. «Ribadisco la mia stima per Flavio Tosi, non solo come sindaco, anche come dirigente politico - ha proseguito Salvini - mi auguro che nessuno abbia voglia di litigare, rompere, polemizzare». Concetto ribadito in serata alle “Invasioni barbariche”. «Vedo Tosi domani - ha annunciato - Conto che giochi la partita insieme a noi, in squadra siamo più forti».

Verso la rottura giovedì
Giovedì il consiglio della Liga Veneta, presieduto dal sindaco ribelle di Verona e dal “commissario” Giampaolo Dozzo, stilerà le liste di appoggio alla candidatura del governatore uscente Luca Zaia alla guida del Veneto. Ed è in quella occasione che i due leader “padani”, il primo lumbard ed il secondo veneto, probabilmente separareranno le loro strade. Salvini vuole una lista della Lega con Forza Italia per Zaia presidente. Ma nel consiglio di domani il primo cittadino scaligero dovrebbe contare su una maggioranza schiacciante (14 consiglieri su 18) che gli permetterebbe l'approvazione di liste di suoi candidati, alleata con Ncd, Udc, “lighisti” e qualche deluso di Fi vicino a Raffaele Fitto. Domani Tosi annuncerà la sua decisione: se lasciare la Lega Nord per correre da solo per la presidenza del Veneto e mantenere quindi la sua fondazione «Ricostruire il Paese». L’ultimatum lanciato da Salvini è stato chiaro: o Tosi lascia la fondazione o è fuori.

Lo scontro nella Lega
Ma se si arrivasse davvero all'approvazione delle liste di Tosi , Salvini sarebbe costretto ad invalidarle e a commissariare la Liga Veneta. Se così fosse, non è da escludere che i candidati indicati da Tosi presentino un ricorso contro Salvini in tribunale. Insomma, lo scontro Tosi-Salvini finirebbe nelle aule di un tribunale proprio alla vigilia del voto regionale. La via d'uscita potrebbe essere una coalizione a sostegno di Zaia governatore, appoggiata da Lega, FI e Fdi; mentre la lista Tosi correrebbe a sostegno. Tosi, che rimprovera invece a Salvini di essersi appiattito a destra, rinunciando a tutto l'elettorato moderato, porterebbe con sé Ncd e Italia Unica di Corrado Passera.

Veneto laboratorio politico del centrodestra
Angelino Alfano è pronto ad appoggiare la liste del sindaco veronese anche se questi corresse da solo ma rischierebbe di perdere pezzi del partito, che in Veneto governa con Zaia. L'ultima parola spetta a Salvini anche se il segretario leghista è convinto che Zaia possa vincere le regionali anche senza Tosi ed Ncd. E intanto il Veneto si trasforma così in un laboratorio politico in vista della riorganizzazione del centrodestra in Italia. Salvini da una parte; Tosi e Alfano dall'altra puntano a conquistare lo stesso elettorato di centrodestra ed i delusi di Forza Italia.


© Riproduzione riservata