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Renzi: l’Italia sta cambiando, ora guai a sedersi. Avanti con…

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Renzi: l’Italia sta cambiando, ora guai a sedersi. Avanti con Italicum e riforme

Matteo Renzi non arretra, anzi accelera. «Il Paese si sta rimettendo in moto - scrive il premier nella sua eNews». «L’Italia sta davvero cambiando verso, passando dal meno degli ultimi anni al più, ma proprio per questo adesso dobbiamo intensificare gli sforzi. Tutta la fatica di quest’anno rischia di essere vana se adesso non acceleriamo. Guai dunque a sedersi».

Riforme: nessun atteggiamento autoritario
Sul ddl costituzionale che da domani torna in Aula a Montecitorio Renzi tira dritto, nonostante i malumori nella minoranza e la dichiarazione di voto contrario di Forza Italia che segna la definitiva rottura del patto del Nazareno: «Ci siamo. Martedì andiamo alla Camera con il voto finale della seconda lettura. Puntiamo al referendum finale perché per noi decidono i cittadini, con buona pace di chi ci accusa di atteggiamento autoritario. Il popolo, nessun altro, dirà se i parlamentari hanno fatto un buon lavoro o no». Sull’Italicum il presidente del Consiglio osserva: «Certezza del vincitore, ballottaggio, garanzia di governabilità, parità di genere, metà preferenze e metà collegi. Manca l’ultima lettura, quella finale, alla Camera».

Rai e scuola in settimana a Palazzo Chigi
Le mosse del Governo di questa settimana saranno due, annuncia Renzi. La prima riguarda la riforma della Rai: «Iniziamo l’esame in Consiglio dei ministri per chiuderlo velocemente. Poi la palla passa al Parlamento con lo stesso metodo della scuola». Sulla scuola, appunto, «in settimana concludiamo l’esame in Cdm e presentiamo il disegno di legge al Parlamento chiedendo di discuterlo velocemente. Se le opposizioni non fanno ostruzionismo, ma provano a dare una mano anche migliorando il testo, non ci sarà nessun provvedimento di urgenza da parte nostra». Il presidente del Consiglio cita poi la delega sulla pubblica amministrazione: «In settimana la commissione al Senato dovrebbe dare il via libera al ddl Madia. Poi Aula. È una legge delega che introduce molte novità e dovrebbe semplificare il quadro. Nelle prossime settimane date un occhio a ciò che accadrà sull’innovazione».

Jobs Act: si dia pace chi trascina polemica ideologica
Il presidente del Consiglio difende il Jobs Act: «In un anno sono aumentati i posti di lavoro, più 134mila. Con le misure della legge di stabilità, zero tasse per chi assume a tempo indeterminato e con la riforma del lavoro sarà ancora più facile assumere. Il JobsAct aumenta le tutele per chi perde l’occupazione, ma soprattutto facilita le assunzioni, con buona pace di chi ha trascinato per mesi una polemica ideologica».

Arriveremo al 2018. Attacco alle rendite
«Sappiamo che la situazione non è semplice ma anche se le sfide sono bloccate da anni andiamo avanti tosti e decisi», continua Renzi, che attribuisce il merito di un anno di lavoro dell’Esecutivo «al 41% delle elezioni europee, che ci ha dato una forza straordinaria ovunque», in Europa come in Parlamento. «Mai come nel momento dell’elezione di Sergio Mattarella - aggiunge - è stato chiaro a tutti che questo Parlamento ha la forza non solo di arrivare al 2018 ma soprattutto di cambiare in profondità il sistema italiano. E se questo comporterà un attacco al potere di rendita di chi difende in modo tenace e ostinato lo status quo, non ci tireremo indietro».

Mezzogiorno questione aperta
Tra i fronti caldi resta il Sud. «Sappiamo di avere una questione Mezzogiorno ancora aperta», scrive Renzi. «Al Sud la ripresa non è ancora arrivata e non sarà qualche decimale di punto a farci cambiare idea». Il premier indica i progetti in cui ripone la sua fiducia: l’Ilva, Bagnoli, Pompei, Gioia Tauro. «Anche se non saremo mai credibili in Sicilia - sottolinea - se finalmente non sarà speso il miliardo già disponibile per le infrastrutture idriche e di depurazione che sono ferme da troppi anni».

Probabile Pil positivo nel primo trimestre
Renzi vede comunque una schiarita all’orizzonte dell’economia italiana: «Nel primo trimestre è probabile che il Pil torni positivo dopo decine di rilevazioni negative». E riconosce che «il quadro economico non è mai stato così invitante: si aggiunga - e su questo noi non c’entriamo niente, ma siamo felici per gli effetti - che il costo del petrolio è molto basso e questo è un dato molto significativo specie per un Paese con la nostra bolletta energetica. Insomma fuori torna a splendere il sole. Ma uscire di casa e mettersi in cammino dipende solo da noi. Per questo noi continuiamo con decisione sulle principali sfide che abbiamo davanti».

Gli auguri alle donne
Nel giorno della Festa della donna non potevano mancare gli auguri. «Buon otto marzo a tutte le donne, nessuna esclusa», si legge nella eNews. «Da chi fa lavori umili tutti i giorni, magari prendendo meno del parigrado uomo, a chi in questi mesi fa ricerca nello spazio come il capitano Samantha Cristoforetti. L’Italia è migliore grazie al vostro impegno. Proviamo a renderla ancora più bella, insieme, per essere un Paese di opportunità davvero pari, di opportunità per tutte e per tutti».

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