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Papa annuncia Giubileo straordinario dall’8 dicembre. E poi…

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a due anni dall’elezione

Papa annuncia Giubileo straordinario dall’8 dicembre. E poi dice: «Sensazione che il mio pontificato sarà breve»

Un Giubileo straordinario dall'8 dicembre 2015 al 20 novembre 2016. È l'annuncio fatto da Papa Francesco nel corso della Liturgia penitenziale da lui presieduta nella Basilica di San Pietro. «Sarà un Anno Santo della Misericordia che inizierà nella prossima solennità dell'Immacolata Concezione, l'8 dicembre prossimo, e si concluderà il 20 novembre del 2016, domenica di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'universo e volto vivo della misericordia del Padre», ha annunciato il Pontefice proprio nel giorno del secondo anniversario della sua elezione. L'apertura del prossimo Giubileo avverrà dunque nel cinquantesimo della chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II, nel 1965, e acquista per questo un significato particolare spingendo la Chiesa a continuare l'opera iniziata con il Vaticano.

Renzi: Giubileo buona notizia, Italia farà sua parte
L'annuncio del Giubileo è stato definito dal premier Matteo Renzi «una buona notizia che il governo italiano accoglie con i migliori auspici». L'Italia «che quest'anno ospita l'Expo, saprà fare la sua parte anche in questa occasione», ha assicurato il presidente del Consiglio.

Papa Francesco: ho la sensazione che il mio pontificato sarà breve
La notizia dell’Anno Santo straordinario è arrivata a sorpresa, nel giorno in cui ha fatto scalpore l’intervista concessa nell'anniversario del secondo anno di pontificato all'emittente messicana Televisa e riportata dalla Radio Vaticana. Un’intervista nella quale Francesco ha detto: «Ho la sensazione che il mio pontificato sarà breve. Quattro o cinque anni. Non lo so, o due, tre. Ben due sono passati da allora». E ha aggiunto: «È come un piccolo vago sentimento, ha rimarcato Bergoglio, facendo intendere che potrebbe sbagliarsi.

«Papato grazia speciale»
Papa Francesco ha ammesso che gli manca di poter girare liberamente, magari per poter andare in pizzeria senza essere riconosciuto. All'intervistatrice che accennava all'eventualità di un ritiro per limiti di età, come avviene per i vescovi («Si potrebbe pensare che come i vescovi, che vanno in pensione a 75 anni, anche un Papa vada in pensione ad esempio a 80 anni?») Bergoglio ha risposto di non condividere una simile ipotesi per la figura del Pontefice. «Si può - è stata la risposta - ma a me non piace molto fissare un'età. Perché penso che il papato» sia «una grazia speciale. E ha aggiunto: Per alcuni teologi il Papato« è un sacramento», e «io non lo credo» ma «c'è qualcosa di speciale». E prefissare una data di pensionamento «crea una sensazione di fine del pontificato che non farebbe bene».

«Rinuncia di Benedetto XVI è porta aperta»
Sulla rinuncia di Benedetto XVI, Bergoglio ha spiegato però che non deve essere considerata «un'eccezione» ma «una porta aperta», e che quella del Papa emerito è una «possibilità». Papa Francesco ha parlato di «scelta coraggiosa», come coraggiosa fu la decisione di avere reso pubblica la gravità degli abusi commessi da alcuni membri della Chiesa contro i bambini e la necessità di prendersi cura delle vittime. Ricordando di aver visto Benedetto XVI al Concistoro, Bergoglio ha aggiunto: «Era felice, contento, rispettato da tutti. Io lo vado a visitare, gli telefono. Come dico sempre, è come aver il nonno in casa. Uno a cui chiedere consiglio, è leale, un uomo di Dio».


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