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Falso in bilancio, ecco la riforma del Governo

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oggi L’emendamento al ddl anticorruzione

Falso in bilancio, ecco la riforma del Governo

Dovrebbe essere presentata domani la riforma del falso in bilancio. L’emendamento al disegno di legge anticorruzione è pronto e il testo verrà depositato in commissione Giustizia al Senato. Una mossa che dovrebbe permettere a tutto il provvedimento di sbarcare in Aula, stemperando le tensioni che sinora ne hanno rallentato il cammino anche per la lunga pausa di riflessione presa dall’Esecutivo prima di presentare la riscrittura del reato emblema della criminalità dei “colletti bianchi”.

Palazzo Chigi ha sdoganato la nuova proposta che «Il Sole 24 Ore» è in grado di anticipare. Rispetto alla bozza circolata nei giorni scorsi e trasmessa dal ministero della Giustizia a quello delle Riforme e dei rapporti con il Parlamento, le modifiche si concentrano su due aspetti. Da una parte, viene sostituita, quanto alle omissioni penalmente rilevanti, la nozione di «fatti materiali rilevanti» a quella di «informazioni», una maniera per tenere al di fuori dell’area del reato le valutazioni. E poi, per quanto riguarda le società non quotate, la larghissima maggioranza, si chiarisce che la possibilità di archiviazione per tenuità del fatto si applicherà a tutte e non solo a quelle al di sotto dei limiti di fallibilità; per queste ultime è invece previsto un limitato ritorno della procedibilità a querela (per il resto del tutto cancellata).

Non quotate
Pena da 1 a 5 anni, oppure da 6 mesi a 3 anni per colpire i fatti meno gravi. Applicazione della nuovissima causa di non punibilità quando il danno per le modalità della condotta e le caratteristiche dell'autore è stato di limitata offensività. In particolare il giudice dovrà valutare la portata del danno prodotto alla società, ai soci e ai creditori.

Quotate
Sanzioni da 3 a 8 anni di reclusione. Parificazione alle quotate delle società che fanno appello al risparmio o lo gestiscono, delle società controllanti anche se non quotate, di quelle che hanno fatto richiesta di ammissione alla negoziazione in un mercato regolamentato.

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