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Lupi riferirà in Senato. Accolta la richiesta della Lega. M5S e…

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dopo l’inchiesta di firenze

Lupi riferirà in Senato. Accolta la richiesta della Lega. M5S e Sel: si dimetta

Il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, riferirà in Aula al Senato sul caso delle grandi opere che ha portato all’arresto del superconsulente Ercole Incalza. La conferenza dei capigruppo ha accolto all’unanimità la richiesta avanzata dalla Lega. Che da stamane, insieme con il M5S e Sel è partita all’attacco del ministro. Contro di lui, mozione di sfiducia unitaria di Sel e grillini, mentre la Lega presenta la stessa richiesta ma contro il ministro dell’Interno Alfano, sulla quale chiederà l’appoggio di tutte le apposizioni.

Salvini: troppe ombre
«Io non condanno nessuno, però mi aspetto che il ministro dell’Interno o il presidente del Consiglio vengano in Parlamento a spiegare agli italiani se è tutto falso o se c’è qualcosa di vero», aveva detto ad Agorà su Rai3 il segretario della Lega Matteo Salvini. «E se c’è qualcosa di vero non possiamo avere un ministro dell’Interno e un ministro delle Infrastrutture che lavorano con delle ombre del genere». «Alfano si dimetta e Lupi venga in Aula a spiegare», avevano rincarato i capigruppo della Lega alla Camera e al Senato Massimiliano Fedriga e Gianmarco Centinaio. «Per noi è una priorità: siamo pronti a salire sulle barricate e a bloccare i lavori parlamentari». Salvini si è inoltre detto pronto a sostenere il ddl anticorruzione all’esame della commissione Giustizia del Senato, al quale ieri il governo ha presentato l’atteso emendamento sul falso in bilancio. «Noi ci siamo - ha detto Salvini - e se serve anche per migliorarlo. E se ci convince aggiungiamo i nostri ai voti di Renzi».

Zaia: Incalza era interlocutore inevitabile delle Regioni
«I processi si celebrano nelle aule dei tribunali ed è fondamentale lasciar lavorare i magistrati», ha tenuto a precisare il leghista Luca Zaia, governatore del Veneto. Che però ha riconosciuto di aver conosciuto Incalza « nel suo ruolo di massimo dirigente del ministero che si occupava di tutte le opere pubbliche statali: era l’interlocutore inevitabile delle Regioni».

Pd cauto. Zanda: «La legge obiettivo va cambiata»
Nel Pd prevale la cautela. Se il sottosegretario alle Riforme Ivan Scalfarotto dice di non volersi associare «al massacro collettivo», il capogruppo dem in commissione Lavori pubblici del Senato, Marco Filippi, ha chiesto che Lupi sia audito per fornire «i necessari chiarimenti». E il presidente dei senatori democratici, Luigi Zanda, non si è sottratto a una valutazione politica: «L’inchiesta è tuttora in corso. Sarebbe sbagliato formulare giudizi e trarre conclusioni dalle prime anticipazioni. Ma un’osservazione politica si può e si deve fare sin d’ora. Oggi il ministro Lupi ricorda che l’ingegner Incalzaè stato il padre della “legge obiettivo”. È proprio da quella legge che negli ultimi vent’anni è nata gran parte dei guai degli appalti per le grandi opere pubbliche». È quella legge che «va cambiata nella sua logica e nel suo punto centrale: è un grave errore aver affidato alle imprese appaltatrici anche la progettazione delle opere e la direzione dei lavori».

M5S all’attacco: mozione di sfiducia a Lupi
Il M5S scatenato ha chiesto a gran voce le dimissioni del ministro Lupi. «Presenteremo a breve una mozione di sfiducia anche tramite i colleghi della commissione competente, la Trasporti», ha annunciato la deputata Carla Ruocco, componente del direttorio del Movimento. Maurizio Buccarella, componente della commissione Giustizia del Senato, sempre ad Agorà ha invece ricordato l’agonia del ddl anticorruzione: «Nel maggio 2014 la commissione era sul punto di votare il testo unificato quando a pochi minuti dal voto il Governo intervenne annunciando la propria volontàdi intervenire con provvedimenti governativi. Quello di fatto ha bloccato i lavori parlamentari fino a oggi».

Alla Camera depositata mozione unitaria di Sel e M5S
Da Sel, tramite il capogruppo alla Camera Arturo Scotto, arriva la proposta di una mozione unitaria: «Proponiamo alle opposizioni, alle aree del Pd o ad altre formazioni, di unirsi a noi per una mozione comune di sfiducia al ministro Lupi. Sarebbe un atto di forza e un segno di interesse reale verso un grande tema che sciocca il Paese». La proposta diventa realtà nel pomeriggio, quanto i gruppi di Sel e M5S presentano alla Camera una mozione di sfiducia congiunta contro Lupi: le prime firme del documento sono dei due capigruppo Arturo Scotto e Fabiana Dadone.

Lega: presenteremo mozione di sfiducia contro Alfano
Mozione di sfiducia anche per il ministro dell’Interno Angelino Alfano, citato nelle carte dell’inchiesta Grandi opere in relazione ad un'impresa che cerca aiuti per sbloccare uno stop imposto dal prefetto. A presentarla è la Lega Nord, convinta di una precisa responsabilità del Viminale nella nuova inchiesta sulle tangenti sulle grandi opere della Procura di Firenze. «Chiederemo le firme a tutte le opposizioni. Per noi deve cadere il governo», spiega il capogruppo del Carroccio alla Camera, Massimiliano Fedriga. In serata, il segretario del carroccio Matteo Salvini torna poi all’attacco del ministro Lupi: «Vogliamo ascoltare cosa dirà Lupi ma sicuramente non potrà andare avanti a fare il ministro. Oltre a Lupi vogliamo mettere in discussione il suo capo Angelino Alfano».

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