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Boschi: «Non ci saranno espulsioni»

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dopo il voto sull’italicum

Boschi: «Non ci saranno espulsioni»

«Non è nel Dna del Pd pensare a espulsioni: mai fatte e non cominceremo adesso. Queste cose le fanno il M5S, la Lega». La ministra delle Riforme Maria Elena Boschi, ospite in serata a “Otto e mezzo” su La7, si gode la vittoria dell’approvazione alla Camera della legge elettorale, «una buona legge al Paese, una legge che funziona e che non ha limiti, una legge che ha una grande differenza politica con il Porcellum: l’Italicum è costituzionale e funziona, la legge voluta da Berlusconi no». Ed esclude “epurazioni” contro quei circa 50 deputati dem che hanno votato contro.

«Una piccola minoranza si è intestardita»
«Il 10% del gruppo alla Camera è una piccola minoranza del nostro partito - ha spiegato Boschi - che anziché rivendicare le correzioni si sono intestarditi su ulteriori modifiche che avrebbero rinviato la legge al Senato». La ministra si augura che Pier Luigi Bersani e Roberto Speranza «continuino a lavorare con noi, come hanno detto». E spende parole di rispetto per Bersani: «Mi dispiace sinceramente che uno che ha fatto tanto per il partito, che è stato segretario, che spesso ci ha richiamato a noi più giovani al senso della “ditta”, non abbia rispettato le decisioni della maggioranza. Mi aspetto che il 10% del partito rispetti la maggioranza del gruppo e questo è stato prorio lui ad insegnarcelo».

«Ricominciamo a lavorare insieme alla riforma del Senato»
La speranza è insomma quella di ricucire: «Non mi auguro che la minoranza se ne vada. Ricominceremo a lavorare insieme da domani anche alla riforma del Senato. Ma non c’è alcuno scambio». Dei numeri (traballanti) a Palazzo Madama per il ddl costituzionale, Boschi però non vuole parlare. «Lasciatemi godere almeno un giorno, lasciatemi gioire almeno il giorno dell’approvazione della legge elettorale».

«Mattarella firmerà la legge»
Sul ruolo del capo dello Stato, Sergio Mattarella, al quale il M5S ha chiesto di non firmare la legge elettorale, Boschi ha precisato: «Ovviamente rispetto il ruolo del presidente della Repubblica: non tiro per la giacchetta Mattarella. Però, siccome è un costituzionalista, sono convinta che, dall’alto della sua preparazione, la firmerà».

Il referendum? «Mi divertirò»
Nessuna preoccupazione anche per il referendum. «Se i propositori raccoglieranno le firme saranno poi gli italiani a decidere sulla legge», dice la ministra. «Sarà comunque divertente vedere come si coaguleranno le opposizioni, Vendola con Salvini, con Berlusconi». E sulla rottura con gli azzurri ostenta sicurezza: «Come avete visto noi andiamo avanti lo stesso, non aspettiamo Forza Italia. La maggioranza va avanti anche senza Fi perché i numeri ci sono».

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