Una ritenuta alla fonte del 25% sulle transazioni digitali o assoggettamento alla tassazione prevista in Italia per i redditi societari. È quanto prevede una proposta di legge presentata alla Camera dai deputati di Scelta Civica Giuseppe Quintarelli e Giulio Cesare Sottanelli e illustrata in conferenza stampa da sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti.
Fino a 3 miliardi da web tax con ritenuta 25%
Si tratta, ha evidenziato il leader di Scelta civica di una partita da circa «11 miliardi di imponibile e che potrebbe dare un gettito tra i 2 e i 3 miliardi». La proposta prevede, in particolare, «il contrasto al fenomeno delle stabili organizzazioni occulte, individuate mediante una presenza continuativa di attività online, per un periodo non inferiore a sei mesi e per un flusso di pagamenti a suo favore non inferiore a cinque milioni di euro (ma Zanetti ha assicurato la disponibilità Sc a rivedere le soglie di tempo e fatturato)». Altri criteri sono «l'applicabilità per i soggetti societari non residenti al superamento delle soglie indicate di una ritenuta alla fonte del 25% sulle transazioni digitali» grazie al «coinvolgimento dei soggetti incaricati di eseguire i pagamenti verso soggetti non residenti» attraverso l'applicazione nella fase del pagamento della ritenuta sull'importo da corrispondere.
Zanetti: non si tratta di una nuova tassa
Zanetti ha puntualizzato che «non si tratta di una nuova tassa, ma di un'impostazione per far pagare le tasse a imprese che hanno un'attività immateriale con presenza digitale significativa nel nostro Paese». Secondo il sottosegretario il Governo «potrebbe far propria questa iniziativa entro un anno, in sede di correzione o integrazione del decreto sulla fiscalità internazionale della delega fiscale» appena varato da Palazzo Chigi.
Zanetti: sulle pensioni escludo restituzione a tutti
Il leader di Scelta civica è intervenuto anche sulle mosse del governo dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato l'indicizzazione delle pensioni a partire da circa 1.400 mensili euro introdotta, a suo tempo, dal governo Monti. «Escludo che sia possibile restituire a tutti l'indicizzazione delle pensioni, per quelle più alte, fino a sei-otto volte la minima, sarebbe immorale e il governo deve dirlo forte. Occorre farlo per le fasce più basse», ha detto Zanetti, sottolineando come come però questa sia «una opinione espressa a titolo personale».
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