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Vicino l’addio ai vitalizi per gli ex parlamentari condannati. Grasso…

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domani le delibere alle camere

Vicino l’addio ai vitalizi per gli ex parlamentari condannati. Grasso e Boldrini: «È tempo di decidere»

Sull’abolizione dei vitalizi agli ex parlamentari condannati in via definitiva «adesso è tempo di decidere». A sollecitare la stretta finale sono i presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, che domani esamineranno formalmente nell’Ufficio e nel Consiglio di presidenza, in contemporanea, le delibere sull’addio ai vitalizi. E il “sì” sembra possibile: anche la Lega e Fdi hanno annunciato voto favorevole. Il M5S continua da parte sua a chiedere che le delibere includano tutti i reati. Ma sono soprattutto i centristi a nicchiare. Con il capogruppo in Senato Renato Schifani che dice, per una volta di nuovo all’unisono con Forza Italia: «Ci vuole una legge».

Consegnata petizione di 500mila cittadini
«Mezzo milione. Tanti - premettono i presidenti di Camera e Senato in una nota congiunta - sono a oggi i cittadini che chiedono la revoca dei vitalizi agli ex parlamentari condannati in via definitiva per reati gravi, come mafia e corruzione, e che per questo hanno sottoscritto la petizione “Riparte il futuro” (promossa da Libera e Gruppo Abele, ndr). Meritano dunque un sentito “grazie” i promotori che questa mattina ci hanno simbolicamente consegnato, a Palazzo Madama e a Montecitorio, il risultato di questa bella azione di cittadinanza attiva. Una battaglia civile che dà forza alla buona politica e risponde al bisogno di trasparenza e moralizzazione».

I presidenti: «Mesi di lavoro per arrivare al risultato»
Domani scatterà dunque l’“ora x”. «Per arrivare a questo risultato ci sono voluti dei mesi di lavoro - precisano Boldrini e Grasso - durante i quali sia la Camera che il Senato hanno chiesto pareri a esperti costituzionalisti e hanno approfondito i complessi aspetti giuridici e amministrativi della questione. Adesso è tempo di decidere». Ieri a Rosarno (Reggio Calabria) Grasso aveva ricordato: «Bisogna dire con forza a voi giovani il messaggio che noi adulti non riteniamo giustificabile la corruzione, i favoritismi, la violenza, l’appropriazione dei finanziamenti pubblici, i vitalizi per chi è stato condannato per gravi reati e lo sfruttamento degli immigrati».

Schifani (Ap-Ncd): «Sarebbe meglio una legge»
Prende le distanze il capogruppo di Area popolare a Palazzo Madama, Renato Schifani, a riprova della “freddezza” dei centristi. «Sarebbe meglio intervenire con una legge», anziché con una delibera, ha detto ai microfoni di Sky Tg24. «Non sono contrario all’abolizione dei vitalizi per chi si è macchiato di gravi delitti - ha spiegato - ma quando si interviene in maniera retroattiva bisogna stare molto attenti. Non sfugge a tanti che molti costituzionalisti di insigne fama hanno sollevato il dubbio sulla competenza a intervenire, appunto retroattivamente, su questo argomento da parte dell’Ufficio di presidenza e non da parte dell’intero Parlamento».

Sisto (Fi): «Delibere sarebbero scelta sbagliata»
Dello stesso parere Forza Italia. «Siamo ovviamente favorevoli a rivedere il meccanismo del vitalizio ai parlamentari condannati per reati di rilevante gravità, ma bisogna intervenire con una legge e rispettare così le regole», ha detto Francesco Paolo Sisto sempre a Sky Tg24. «Procedere con una delibera sarebbe una scelta incredibilmente sbagliata».

Lega: «Voteremo a fare e speriamo nell’unanimità»
Ma è dalle opposizioni, oltre che dal Pd, che arriva il sostegno. «Domani la Lega Nord alla Camera e al Senato voterà a favore dell'abolizione dei vitalizi ai condannati con la sicurezza e l’orgoglio di chi, in tempi non sospetti, si è fatto promotore di questa iniziativa», hanno annunciato i capigruppo Gianmarco Centinaio e Massimiliano Fedriga. «L’auspicio
è che sul tema ci sia l’unanimità di tutte le forze politiche».

Fdi: «Noi favorevoli all’abolizione»
Voteranno sì all’abolizione anche i parlamentari di Fratelli d’Italia. «Fdi è d’accordo con
l’abolizione del vitalizio per i parlamentari condannati e si esprime a favore della proposta di delibera che verrà presentata domani nell’Ufficio di presidenza», ha fatto sapere Edmondo Cirielli. «Purtroppo domani non potrò essere alla riunione, ma ho già mandato una nota alla Boldrini in cui do il mio assenso».

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