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Immigrati, Alfano: i Comuni li facciano lavorare gratis.…

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localizzato il barcone della tragedia

Immigrati, Alfano: i Comuni li facciano lavorare gratis. «Positivo» incontro con Regioni e Anci

«Dobbiamo chiedere ai Comuni di applicare una nostra circolare che permette di far lavorare gratis i migranti» che risiedono nei loro territori. Ha suscitato un vespaio il ministro dell’Interno Angelino Alfano, al termine della Conferenza Unificata e prima del vertice con Regioni e Anci sull’accoglienza degli immigrati. «Invece di farli star lì a non far nulla, che li facciano lavorare», ha spiegato. Ma, polemiche a parte, in serata un passo avanti sulla questione immigrazione c’è stato: l’incontro al Viminale è stato definito «positivo» tanto da Alfano quanto dai sindaci e dai governatori (con qualche eccezione) e partiranno gruppi di lavoro misti. Intanto sembra sia stato localizzato proprio oggi a Sud della Sicilia il relitto del barcone affondato lo scorso 18 aprile al largo della Libia, provocando la morte di circa 750 migranti.

Sel: «Alfano si vergogni». Salvini: «Da scafista a schiavista»
Le parole del ministro sul lavoro gratis dei migranti hanno provocato reazioni decise. «Si vergogni», ha commentato per primo il capogruppo di Sel alla Camera, Arturo Scotto. «Alfano riscopre lo schiavismo. Lavoro gratis agli immigrati uguale a più disoccupazione per gli italiani», twitta Daniela Santanchè (Forza Italia). «Non ho parole. Alfano da scafista a schiavista», ha attaccato Matteo Salvini (Lega). E anche le Acli sono scattate: «Se non è una boutade elettorale è un’affermazione gravissima».

La circolare: volontariato gratis per favorire integrazione
In realtà la circolare cui ha fatto riferimento Alfano, firmata il 27 novembre da Mario Morcone, capo Dipartimento libertà civili e immigrazione, si limita a invitare i prefetti a far svolgere attività di volontariato gratuite ai migranti. Attività «di pubblica utilità» nell’ottica di favorire l’integrazione.

Alfano: «Equa distribuzione degli immigrati in Ue e in Italia»
«Positivo», per Alfano, il colloquio con Regioni e Anci: «Ho trovato spirito di collaborazione e operatività. Ovviamente con qualche eccezione. Ma questo è normale». Il ministro ha ribadito la direzione che va impressa allo smistamento degli immigrati che arrivano: «Non si può chiedere l’equa distribuzione in Europa se non si realizza l’equa distribuzione in Italia».

Fassino (Anci): «Al via gruppi di lavoro misti»
Soddisfatti anche i sindaci. «L’incontro con il governo è stato positivo e partiranno da subito dei gruppi di lavoro costituiti da esecutivo, Comuni e Regioni», ha chiarito il presidente Anci Piero Fassino. In questo momento, ha aggiunto, «gli hub regionali sono insufficienti, e a questo punto serve una accelerazione per lo screening dei rifugiati e per il successivo smistamento ai Comuni». L’intesa con il governo «prevede quindi un allargamento dell’accoglienza dei profughi ospitati dai Comuni con il potenziamento del sistema Sprar (il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), tra l’altro prevedendo incentivi ai Comuni che collaboreranno su questo piano». Non solo: «Si è deciso di mettere a punto modelli di utilizzo su base volontaria per usare in lavori socialmente utili profughi e rifugiati a livello comunale».

Chiamparino: «Regioni disponibili al riequilibrio del numero di migranti»
Mani tese anche dai governatori, seppur spaccati. «Nella riunione di oggi il governo ha ricevuto la nostra disponibilità a riequilibrare il numero dei migranti nelle varie Regioni», ha riferito il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino. «Ora parte una fase per individuare la realizzazione di nuovi hub, con l’aiuto delle amministrazioni centrali dello Stato, e il potenziamento del sistema Sprar». Chiamparino ha aggiunto di prendere atto «della contrarietà di alcune Regioni, soprattutto del Veneto, anche se - ha osservato - non è esatto fare calcoli sul numero degli immigrati presenti a livello storico in
quei territori. Ma il problema è che bisogna risolvere in tempi rapidi una emergenza». Insomma, d’ora in poi «serve un’opzione affinché i governatori accettino una sfida umanitaria e spero che altri presidenti di Regione mi seguano».

Relitto localizzato al largo delle coste libiche
Intanto la Marina militare, su richiesta della Procura di Catania, ha messo a disposizione i cacciamine Gaeta e Vieste, insieme alla corvetta Sfinge, per le operazioni di ricerca e localizzazione del peschereccio affondato lo scorso 18 aprile causando la morte di quasi 800 migranti. E oggi, a circa 85 miglia a nord est delle coste libiche, è stato localizzato, a una profondità di 375 metri, un relitto di colore blu della lunghezza di 25 metri, «correlabile - sottolinea la Marina - con il relitto del barcone inabissatosi lo scorso 18 aprile».

Viminale: finora 33.831 migranti sbarcati, 2015 record
In audizione davanti alla commissione di inchiesta sul sistema di accoglienza, identificazione e trattenimento dei migranti, Morcone, capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Viminale, ha snocciolato le cifre dell’emergenza:«Dal primo gennaio al 4 maggio 2014 erano sbarcati sulle nostre coste 29.501 migranti; nello stesso periodo di quest’anno ne sono sbarcati 33.831, poco meno del 15% in più». «Soltanto da sabato notte a ieri - ha aggiunto Morcone - ne sono sbarcati circa 7mila. È una situazione molto impegnativa e in parte attesa: l’anno scorso c’è stato il record di 170mila sbarchi, le proiezioni per quest'anno portano a una stima simile o superiore», fino a sfiorare i 200mila.

Sono 83-84mila gli ospiti del sistema accoglienza
Attualmente, i migranti ospiti «del sistema di accoglienza sono circa 83-84mila: i numeri variano di ora in ora, perché gli sbarchi si succedono a cadenze molto ravvicinate» ha aggiunto Morcone. «Circa 20mila migranti - ha aggiunto - sono inseriti nello Sprar (il Sistema d protezione per richiedenti asilo e rifugiati gestito dai Comuni, ndr), 10mila sono ospiti delle strutture nazionali e 42/43 mila delle strutture aperte temporaneamente».

Da Val d’Aosta rifiuto accoglienza
Morcone ha spiegato la politica del Viminale di fronte all’emergenza sbarchi e alla necessità di aumentare i posti per l’accoglienza. «Non vogliamo imporre l’accoglienza dei migranti ai territori, nessuna scelta dirigista, vogliamo condividere le decisioni con i sindaci, ma ci sono casi come quello del presidente della Valle d'Aosta che ci ha negato la disponibilità di 79 posti: non credo che questo possa essere il modo di affrontare i problemi». «La Valle d'Aosta - ha sottolineato Morcone - ha 74 comuni: si trattava di assegnare un immigrato a ciascun comune. Dobbiamo tirar fuori la vita di queste persone dalla polemica politica e dalla speranza di vincere le elezioni». In Valle d’Aosta si vota domenica per le comunali.

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