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Draghi: il Qe continuerà per tutto il tempo necessario

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Draghi: il Qe continuerà per tutto il tempo necessario

FRANCOFORTE – dal nostro corrispondente Alessandro Merli
La politica monetaria della Banca centrale europea, comprese le misure non convenzionali come l'acquisto di titoli pubblici, si sta rivelando più efficace di quanto molti osservatori avessero previsto e non ha avuto finora le temute ripercussioni sulla stabilità finanziaria, ha detto il presidente della Bce Mario Draghi, a Washington. «Se un lungo periodo di bassi tassi d'interesse porta inevitabilmente a una cattiva allocazione delle risorse, questo non porta necessariamente a minacciare la stabilità finanziaria», ha sostenuto Draghi, sottolineando che finora ci sono scarse indicazioni di «squilibri finanziari generalizzati».

Il presidente della Bce, in un discorso al Fondo monetario in onore dell'ex direttore Michel Camdessus, ha ribadito anche che la politica monetaria varata nell'ultimo anno e in particolare il cosiddetto Quantitative easing, o Qe, «verrà messa in atto pienamente e, in ogni caso, finché non vedremo un aggiustamento sostenuto del percorso dell'inflazione». L'inflazione dell'eurozona, allo 0% in aprile, resta molto lontana dell'obiettivo di stare «sotto, ma vicino al 2%», ma alcuni economisti hanno sostenuto che la Bce potrebbe sospendere le operazioni di acquisto di titoli prima della scadenza fissata, del settembre 2016, una possibilità che Draghi ha nuovamente respinto.

«Dopo quasi sette anni di una serie di crisi debilitanti – ha affermato il banchiere centrale – le imprese e le famiglie sono molto esitanti ad assumere rischi economici. Per questo ci vorrà diverso tempo prima che possiamo dichiarare vittoria e il nostro stimolo di politica monetaria continuerà per tutto il tempo necessario al raggiungimento del nostro obiettivo su base continuativa».

Molti critici del Qe hanno sollevato la possibilità che questo alimenti bolle speculative. Draghi, pur assicurando che la Bce terrà la situazione sotto costante monitoraggio, ha notato che per ora ci sono solo “timidi segnali” di aumenti dei prezzi degli immobili o di crescita del credito, due elementi normalmente associati con la formazione di bolle.

Draghi ha ripetuto anche che l'efficacia del Qe sarà potenziata se accompagnata da altre misure, fra cui il costante controllo dello stato di salute delle banche, ora realizzato dalla Bce stessa, insieme alla banche centrali nazionali, attraverso il meccanismo di vigilanza unico, e le riforme strutturali per aumentare il potenziale dei crescita delle economie.

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