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Riforma Scuola, Renzi “dialogante”: «Discutiamo di…

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continua l’offensiva mediatica

Riforma Scuola, Renzi “dialogante”: «Discutiamo di tutto ma decidiamo»

Non si ferma l’offensiva mediatica del premier pro-riforma della scuola, fronte sul quale conferma la linea del dialogo con insegnanti e studenti, ma senza battute d’arresto dell’iter parlamentare. «Sono molto contento della discussione sulla scuola - spiega ai microfoni di Radio Anch’io (Radio 1 Rai) -perché dopo anni e anni di chiacchiere finalmente entriamo nel merito di quella che è la principale sfida del Paese. Più parliamo con serenità e tranquillità nel merito della riforma, più abbiamo da guadagnare. Finalmente si mette al centro la scuola».

Il premier rivendica investimenti e maxi piano assunzioni
Nel giorno in cui in Aula alla Camera parte il voto sul Ddl e i sindacati “convocano” in piazza i parlamentari contrari per dar voce alla protesta del mondo della scuola, Renzi rivendica gli sforzi fatti dal governo per cambiare le cose, a partire dagli investimenti per l’istruzione: «Siamo il primo governo che mette più soldi sulla scuola». Sul piatto della bilancia a favore della riforma anche la partita dell’arruolamento insegnati: «Centosessantamila assunzioni tra questo e il prossimo anno è una cifra enorme. Per gli altri precari non ci può essere altra procedura che quella concorsuale. Prendo un impegno: si entrerà solo per concorso», sottolinea il premier.

«Sì al dialogo, un fatto positivo che stiamo discutendo sulla scuola»
Renzi ribadisce poi l’intenzione di “ascoltare” il mondo della scuola, e di dialogare con chi dissente sugli obiettivi della riforma, dando spazio anche ad una parziale autocritica per come la “Buona scuola” è stata spiegata da palazzo Chigi ai principlai stakeholder dell’istruzione, insegnati e studenti. «Ho ricevuto 7417 lettere da professori - racconta- e la mia impressione è che ascoltando ci sia un diverso atteggiamento da parte delle persone. Io dico per primo che dovevamo spiegarla meglio la riforma ma è un fatto positivo che stiamo discutendo sulla scuola».

«Si può discutere e cambiare tutto, ma decidiamo»
Il punto, aggiunge, non è il confronto e la discussione, ma l’impasse: «Siamo partiti a settembre con la campagna di ascolto sulla scuola. Vogliamo rinviare ancora e sprecare del tempo? Io dico, si può discutere e cambiare di tutto. Ma decidiamo». Parlando dell’ipotesi di un decreto legge per procedere alle assunzioni dei precari in tempo per vederli al lavoro nel prossimo anno scolastico, Renzi chiarisce che «è impossibile» stralciare dal ddl di riforma il piano di stabilizzazione dei precari. «Assumiamo con un modello di scuola diverso - ribadisce agli ascoltatori - non esiste che dal ddl prendo le assunzioni e non cambio il modello scuola, perchè» diventerebbe «un grande ammortizzatore sociale» per i precari.

Precettazione insegnati? «Tema prematuro»
Quanto all’idea di precettare gli insegnanti in caso di blocco degli scrutini per protesta contro la riforma, Renzi non si sbilancia: «Io credo che la stragrande maggioranza degli insegnanti sono persone serie che non terrebbero a rischio il lavoro dei ragazzi con il blocco degli scrutini. Il tema della precettazione è prematuro».

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