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Pil, Istat prevede crescita anche nel secondo trimestre: +0,2%

Italia fuori dalla recessione: nel primo trimestre 2015 il Pil è tornato a crescere, con un aumento dello 0,3% rispetto all'ultimo trimestre 2014. Lo rileva l'Istat, confermando le stime del 13 maggio sul dato congiunturale. Si tratta del rialzo maggiore da 4 anni. La variazione congiunturale reale del Pil prevista per il secondo trimestre è stimata al +0,2%, con una “forchetta” compresa tra 0 e +0,4%”. Nel primo trimestre del 2015 il Pil è salito invece dello 0,1% su base annua. In questo caso l'Istat ha rivisto al rialzo il dato tendenziale precedentemente stimato (variazione nulla): è il primo segno più in termini tendenziali dopo 13 trimestri. Il livello del Prodotto interno lordo resta comunque, spiegano i tecnici dell'Istat, «intorno ai livelli di inizio 2000». Quanto alla crescita acquisita del Pil per il 2015, quella che si otterrebbe cioè in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell'anno, risulta pari allo 0,2%.

Istat: in secondo trimestre previsto +0,2% Pil
La crescita economica è «attesa proseguire nei prossimi mesi». La variazione congiunturale reale del Pil prevista per il secondo trimestre «è pari a +0,2%, con un intervallo di confidenza (la cosiddetta 'forchetta',ndr) compreso tra 0 e +0,4%». Così l'Istat, nella nota mensile, sulla base del modello di previsione di breve termine messo a punto dall'Istituto stesso.

Lavoro, mancano segnali chiari inversione rotta
Nella nota mensile l’Istat lancia anche un allarme sul fronte occupazione. «Nei primi mesi del 2015 - si legge - il mercato del lavoro non ha mostrato chiari segnali di inversione di tendenza».

Stallo consumi, ma investimenti in ripresa
A inizio 2015 la spesa delle famiglie è tornata in calo su base congiunturale, seppure lieve (-0,1%), dopo un ultimo periodo in cui aveva mostrato segnali di recupero. L’Istat invece ha registrato un deciso aumento per gli investimenti fissi lordi, aumentati dell'1,5% rispetto al trimestre precedente, tanto che il dato tendenziale presenta il miglior risultato da quattro anni (+0,4%). Dal lato degli scambi con l'estero, aggiunge, le importazioni sono aumentate (1,4%) e le esportazioni sono rimaste stazionarie. Nel dettaglio, la domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito positivamente alla crescita del Pil per 0,2 punti percentuali (+0,3 punti gli investimenti fissi lordi, -0,1 i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private e un contributo nullo della spesa della Pa). La variazione delle scorte ha fornito un apporto positivo di 0,5 punti percentuali. Per contro, il contributo della domanda estera netta e' stato negativo per 0,4 punti.

Boom agricoltura a inizio 2015
Da segnalare che l'agricoltura ha iniziato il 2015 segnando un aumento significativo del valore aggiunto, cresciuto del 6,0% nel primo trimestre rispetto all'ultimo del 2014, quando aveva segnato una caduta del 4,3%. Lo ha comunicato l'Istat che ha registrato dati positivi anche per l'industria in senso stretto (+0,6%) e per le costruzioni (+0,5%), mentre è stata rilevata una variazione congiunturale nulla nel settore sei servizi.


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