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Omicidio stradale, il Senato approva il Ddl. Governo battuto due volte…

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su emendamenti ex-m5s e pd

Omicidio stradale, il Senato approva il Ddl. Governo battuto due volte in Aula

  • –di Vittorio Nuti

Continua la serie negativa per il governo, nuovamente battuto al Senato per il venir meno della maggioranza: ieri lo stop sul parere di costituzionalità al Ddl Scuola, in prima commissione; oggi pomeriggio il via libera dell’Aseemblea a due emendamenti soppressivi relativi al ddl sull’omicido stradale su cui palazzo Chigi aveva espresso parere negativo (gli emendamenti in realtà erano tre, ma due erano identici e quindi su questi c'è stata un'unica votazione). Poi l'Aula ha approvato il ddl (163 sì, 2 no e 65 astenuti), che ora passa alla Camera in seconda lettura.

I tweet di Renzi e Alfano: impegno mantenuto
Soddisfatto per l’approvazione, nonostante il brutto segnale per la tenuta della maggioranza, il premier Matteo Renzi, che ha twittato a stretto giro: «Un impegno che ho preso da sindaco con famiglie vittime di incidenti: punire omicidio stradale. Oggi prima lettura ok Senato #lavoltabuona». Simile il tweet del ministro dell’Interno Angelino Alfano: «Detto fatto: Senato approva in prima lettura reato Omicidio Stradale. Ora tocca alla Camera. Diamo più giustizia alle vittime della strada».

No all’estensione dell’omicidio stradale
Con gli emendamenti approvati, che modificano il testo uscito dalla commissione, si esclude l'estensione del reato di omicidio stradale (con la pena da 7 a 10 anni) ai casi di morte causata a seguito di passaggio con semaforo rosso, guida contromano o sorpasso in corrispondenza di un attraversamento pedonale. I primi firmatari sono Marco Filippi (Pd) e Luis Alberto Orellana (Misto). La pena prevista per l’omicidio stradale si applica ora solo a chi provoca la morte di una persona in stato di ebbrezza ma con un tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5, se il tasso è superiore la reclusione prevista è da otto a dodici anni.

Da 9 mesi a due anni per le cause di morte su strada diverse dall’ebrezza
Chi invece provoca lesioni gravi in seguito a un attraversamento del semaforo rosso, un'inversione del senso di marcia, un sorpasso in corrispondenza di un attraversamento pedonale rischia la reclusione da nove mesi a due anni. Questa parte non è stata soppressa dal provvedimento, ha fatto notare la senatrice Erika Stefani (Lega Nord) durante le dichiarazioni di voto, auspicando che nel passaggio alla Camera venga corretto questa incongruenza del ddl.

Brunetta (FI) sarcastico: per Renzi «Il Vietnam continua»
L’incidente in Aula ha fatto esultare il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta, che lo considera una conferma del “Vietnam” dei lavori parlamentari per il premier. «Matteo Renzi di nuovo sotto su omicidio stradale al Senato» - ha twittato Brunetta - «Il Vietnam continua».

Nencini (Infrastrutture): nessun problema, si torna a ipotesi iniziale
Per il viceministro alle Infrastrutture, Riccardo Nencini, «non c'è assolutamente nessun problema. Torniamo di fatto - spiega a Palazzo Madama - alla delega iniziale rafforzata. Alla Camera l'omicidio stradale era previsto soltanto per guida in stato di ebbrezza e sotto l'effetto di stupefacenti. Qui era stato aggiunto anche per un eccesso particolarmente alto di velocità, per chi passa con il semaforo rosso e per l'inversione del senso di marcia. Ricordo però che quelli sono già reati e che qui si trattava soltanto di alzare la pena». «L'Aula non ha condiviso questo procedimento, ma la cosa fondamentale - ha sottolineato Nencini - è che sulle tre tipologie base (per chi provoca la morte di una persona per eccesso di velocita' o se guida in stato di ebbrezza e sotto l'effetto di stupefacenti) la pena sale dagli 8 ai 12 anni».

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