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Campania, De Luca proclamato presidente. Al via iter per la sospensione

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elezioni regionali

Campania, De Luca proclamato presidente. Al via iter per la sospensione

Vincenzo De Luca è stato proclamato ufficialmente presidente della Regione Campania. La proclamazione è stata effettuata dall'Ufficio elettorale regionale della Corte d'Appello di Napoli. De Luca non era presente al momento della proclamazione. Secondo la legge Severino De Luca dovrebbe decadere dall'incarico che sta per ricoprire: la condanna riportata in primo grado per abuso d'ufficio nell'ambito del processo sulla realizzazione del termovalorizzatore di Salerno lo colloca tra i politici per cui la Severino prevede la sospensione degli incarichi pubblici una volta proclamato.

Atto proclamazione già arrivato in Prefettura
L'atto di proclamazione di Vincenzo De Luca a presidente della Regione Campania è già stato consegnato al prefetto di Napoli. Secondo quanto si è appreso, in prefettura era già giunta dal tribunale di Salerno la sentenza di condanna. Da questo momento è il prefetto di Napoli a dover inviare gli atti per la sospensione per effetto della legge Severino alla presidenza del Consiglio dei Ministri. Sarà il presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, a firmare la sospensione.

Il ricorso di De Luca
Da quel momento, il presidente eletto sarà sospeso, e potrà a quel punto ricorrere, anche in via d'urgenza, al tribunale ordinario civile (non più al Tar per effetto della recente sentenza della Cassazione). I giudici avranno due strade, confermare la sospensione o “congelare” il provvedimento (reintegrando De Luca) inviando gli atti alla Corte Costituzionale. I giudici costituzionali sono peraltro già investiti del caso per via del ricorso presentato dalla Corte d'Appello di Bari, che ha reintegrato in consiglio regionale il democratico Fabiano Amati.

L’analogia con il sindaco De Magistris
Uno scenario, questo, tracciabile anche per quanto potrebbe accadere domani, data fissata per l'esame del ricorso ex articolo 700 (ossia in via d’urgenza, ndr) presentato dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Il primo cittadino di Napoli aveva avuto la sospensione dell'applicazione della Severino dal Tar, ma poi la Cassazione ha deciso che la competenza è del giudice ordinario. Di qui il nuovo ricorso di De Magistris.

La linea di palazzo Chigi sulla sospensione
La linea concordata da Palazzo Chigi con De Luca è che il governatore sarà sospeso dopo l'insediamento della giunta e la nomina di un vicepresidente che governerà la Regione durante il periodo di sospensione, che si prevede comunque breve. Va ricordato che la legge Severino, infatti, non impone al premier e al ministro dell'Interno un termine perentorio per adottare il provvedimento di sospensione. A Napoli si profila comunque per De Luca una corsa contro il tempo per avviare il prima possibile il governo regionale. Dalla proclamazione oggi scatta l'iter per l'applicazione della Severino con i passaggi descritti sopra. E in questo incastro non sono da sottovalutare i tempi dettati dallo Statuto regionale che impongono al neopresidente di presentarsi alla prima seduta del Consiglio Regionale, non oltre venti giorni dalla proclamazione, con le linee di indirizzo del suo programma per poi nominare la Giunta nei dieci giorni successivi.

Fi: De Luca subito sospeso o denunciamo Renzi a pm
Certo, ci sono però pareri contrari, come quello dell'avvocato Gianluigi Pellegrino (che ha vinto il ricorso in Cassazione sulla competenza del giudice ordinario e non del Tar per l'applicazione della legge Severino), che contesta la possibilità di De Luca di nominare un vice e una giunta. E oggi Forza Italia ha minacciato di denunciare il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, «per reato di abuso di ufficio» davanti alla procura di Roma, se non si attiverà subito per rispettare la legge Severino e firmare il decreto di sospensione dalla carica di presidente della regione Campania nei confronti di Vincenzo De Luca». Anche i rappresentanti dei di due candidati alla presidenza della Regione Campania di Sel Salvatore Vozza e del M5s Valeria Ciarambino hanno voluto mettere a verbale al Tribunale di Napoli la loro richiesta di sospensione di Vincenzo De Luca dalla presidenza della Campania, contestualmente alla proclamazione in Corte d'Appello.

La condanna per abuso d’ufficio
L'ex sindaco di Salerno Vincenzo De Luca è stato condannato per abuso d'ufficio dai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Salerno per la nomina a project manager del suo ex capo staff, Alberto Di Lorenzo, nell'ambito della realizzazione nel 2008 di un termovalorizzatore in località Cupa Siglia. Il 5 giugno scorso il pm Roberta Penna ha depositato i motivi di appello alla sentenza chiedendo la riqualificazione della condanna da abuso di ufficio in peculato, reato originariamente contestato a De Luca. I legali dell'ex sindaco di Salerno hanno invece presentato nell'istanza di appello richiesta di assoluzione perché il fatto non sussiste.

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