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Ventimiglia, ancora chiusa frontiera francese. Aumentano i casi di…

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emergenza profughi

Ventimiglia, ancora chiusa frontiera francese. Aumentano i casi di malore

Continua il blocco della frontiera francese a Ventimiglia per i profughi che cercano di entrare in territorio transalpino per poi raggiungere altri Paesi. La notizia del mantenimento del blocco è stata confermata dalla dottoressa Alessandra Lazzari, capo di gabinetto della Prefettura d'Imperia, e da altre fonti ufficiali, dopo la diffusioni di voci che invece parlavano di una linea più morbida da parte della Francia. Si era diffusa la notizia infatti che la polizia francese aveva lasciato andare 4 dei profughi fermati alla stazione di Mentone, mentre altri migranti fermati insieme a loro sono stati trasportati verso la Francia a bordo di una camionetta. I quattro avrebbero raccontato di essere stati fermati alla stazione, di non avere i documenti ma dopo che sono stati registrati alla stazione di polizia di San Luigi sono potuti tornare liberamente verso Mentone.

Francia:la nostra linea non è cambiata
«La nostra linea non è cambiata» conferma all'Ansa un alto responsabile della prefettura delle Alpes-Maritimes dopo le voci di stampa secondo cui Parigi avrebbe allentato le maglie dei respingimenti a Ventimiglia. Il «riaccompagnamento» dei migranti irregolari verso l'Italia «continua in modo normale»

Aumentano i malori e i casi di scabbia
Aumentano i malori e i casi di scabbia tra i profughi sistemati alla stazione di Ventimiglia e ai confini con la Francia di Ponte san Ludovico e Ponte San Luigi. La Asl1 di Imperia aggiorna gli interventi compiuti: su 250 persone visitate, il 30% ha scabbia conclamata. Ma la Asl ha assicurato che la situazione è sotto controllo e non ci sono casi di malattie infettive. Prefettura, Comune e Fs hanno attrezzato nuovi spazi per accogliere i profughi dove sono state montate 200 brandine e liberare parte degli spazi della stazione ferroviaria. Molti tra i profughi fermi a Ventimiglia hanno iniziato ieri il Ramadan, il mese di digiuno dall'alba al tramonto per i fedeli musulmani. I pasti vengono distribuiti dopo le 21 anche per i profughi accampati sugli scogli con ombrelloni e teli di fortuna per ripararsi dal sole.

Nuove strutture di accoglienza a Ventimiglia
La Croce Rossa sta allestendo in queste ore nei pressi della stazione una tensostruttura da 500 posti dotata di una cucina da campo. Sono in corso inoltre i lavori per l'ampliamento del centro di prima assistenza nella palazzina del dopo lavoro ferroviario, dove al momento vengono ospitati una sessantina di profughi, soprattutto donne con bambini e donne incinte. «Si tratta di una soluzione temporanea - ha spiegato il sindaco di Ventimiglia, Enrico Ioculano - per offrire a queste persone condizioni di accoglienza più umane. In questo modo sono stati liberati i corridoi della stazione ferroviaria, i migranti si erano sistemati dormendo per terra». I migranti sono assistiti per la distribuzione di cibo, acqua e vestiti dai volontari della Croce Rossa italiana e francese. Dal punto di vista sanitario «ieri la Asl ha assicurato che la situazione è sotto controllo, non ci sono casi di malattie infettive se non alcuni casi di scabbia tra i migranti.

La stretta della polizia alla frontiera
Notte tranquilla anche nella zona di Ponte San Ludovico per un centinaio di migranti che da una settimana sono fermi sulla scogliera dei Balzi Rossi, a pochi metri dal confine con la Francia. Per tutti loro la frontiera resta chiusa e presidiata dalle forze dell'ordine d'Oltralpe che controllano anche le stazioni ferroviarie di Nizza e Mentone per verificare la presenza sui convogli di immigrati clandestini. Al confine la gendarmeria francese continua con i rimpatri verso l'Italia ma la polizia italiana effettua minuziosi controlli sulla validità degli accertamenti. Ieri le riammissioni accettate dalla polizia di frontiera italiana sono state 80 mentre alle 13 di oggi a fronte delle 50 proposte di riammissione avanzate dalla police nationale ne sono state accettate solo 10.

Boldrini: gestire con strategia senza allarmismi
Oggi intanto la presidente della Camera Laura Boldrini ha incontrato a Milano i volontari che stanno fornendo prima assistenza ai profughi in arrivo alla Stazione Centrale. Boldrini ne ha approfittato per sottolineare che la questione dei migranti va gestita «con strategia, sobrietà e senza fare inutili allarmismi«. Lo ha detto ricordando che quest'anno l'Italia «ha accolto 58 mila migranti, cioè lo 0,1% della popolazione». E ha aggiunto: «A me sembra che un grande Paese come l'Italia di fronte a 60mila persone arrivate fino ad ora, abbia tutti gli strumenti per potercela fare, ce l'ha sempre fatta e continuerà a farcela ». Secondo Boldrini «se vogliamo essere ascoltati in Europa dobbiamo essere uniti come paese e sapere distribuire le responsabilità. E urlare non serve perché alimenta solo paura e ulteriori problemi». Il trattato di Schengen, che prevede la libera circolazione fra gli Stati, dunque non va toccato perché «è stata una delle conquiste più importanti» dell'Europa. A una domanda sul possibile piano B dell'Italia, evocato da Renzi, che nell'affrontare la questione dei profughi potrebbe fare da sola, Boldrini ha commentato: «È sempre meglio fare insieme, condividere in tutte le situazioni».

Maroni: in caserme non ci sono condizioni per ospitare migranti
Non la pensa così il governatore della Lombardia Roberto Maroni, che commentando la visita del presidente della Camera, Laura Boldrini, alla stazione Centrale di Milano ha commentato: «Si muovono tutti dopo che il bubbone è scoppiato».
E ha bocciato l'ipotesi di ospitare i migranti in arrivo in Lombardia nelle caserme dismesse. Lo ha detto ribadendo la linea dello stop all'accoglienza: «Non abbiamo più disponibilità per ospitare, si è parlato delle caserme dismesse, sto facendo controllare da parte delle Asl per capire se ci sono condizioni minime igienico-sanitarie. Finora non le abbiamo trovate».

Via libera Ue a missione anti-scafisti
Intanto i rappresentanti dei 28 riuniti nel Comitato politico e di difesa (Cops) hanno approvato all' unanimità il piano operativo della missione militare Ue contro i trafficanti di esseri umani EuNavFor. Il via ufficiale alla missione sarà dato lunedì dal Consiglio degli Affari esteri. Gli Stati membri hanno rimosso tutti gli ostacoli perchè l'operazione sia formalmente lanciata nel corso del vertice dei capi della diplomazia, in programma lunedì prossimo a Lussemburgo. Il comandante dell'operazione è l'ammiraglio italiano Enrico Credendino. La missione potrebbe cominciare ad essere dispiegata «una settimana dopo la decisione».

Domani manifestazione a Roma per giornata rifugiato
«L'Europa nasce o muore nel Mediterraneo. Solo se si rispettano i diritti umani di ogni uomo e di ogni donna è possibile garantire pace, sicurezza e benessere sociale ed economico». Inizia così l'appello delle centinaia di organizzazioni sociali e sindacali artisti, intellettuali e singoli cittadini che hanno indetto per domani una manifestazione nazionale a Roma, in piazza del Colosseo alle 15. Fra le tante organizzazioni - si legge in una nota - presenti in piazza, le tre confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, Acli, Arci, Asgi, Amnesty International Italia, Emergency, Medici senza frontiere, il Centro Astalli , Libera. Domani è la Giornata internazionale del rifugiato e tante saranno le iniziative promosse non solo in Italia ma anche in tante altre piazze del mondo, con cui è previsto un collegamento durante la manifestazione di Roma.

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