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Istat, aumenta propensione al risparmio delle famiglie. Invariata al…

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Istat, aumenta propensione al risparmio delle famiglie. Invariata al 38,7% la pressione fiscale

La spesa per interessi passivi sul debito pubblico nel primo trimestre è scesa del 14% su base annua, ovvero di 2 miliardi e 370 milioni di euro. Lo rileva l'Istat, diffondendo i dati sul conto economico delle amministrazioni pubbliche. Il calo risente della discesa dei tassi d'interesse a livello europeo e quindi, presumibilmente, anche dell'effetto spread (a inizio anno è stato annunciato il Qe). Dai dati Istat emerge anche che le famiglie italiane sono tornate a risparmiare: nel primo trimestre 2015 la propensione al risparmio è stata pari al 9,2%, in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,6 punti su base annua. Frenata invece per i consumi, con la spesa scesa dello 0,2% in termini congiunturali (+0,1% su base annua). Il potere di acquisto delle famiglie, ovvero il loro reddito reale, nel primo trimestre del 2015 è aumentato dello 0,6% sul trimestre precedente e dello 0,8% su base annua.

Pressione fiscale primo trimestre 2015 ferma al 38,7%
In base ai dati Istat, nel primo trimestre del 2015 la pressione fiscale è stata pari al 38,7%, risultando invariata rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Deficit al 5,6% in primo trimestre, migliore dal 2007
Buone notizie sul fronte del deficit. Il rapporto deficit-Pil nel primo trimestre è risultato infatti pari al 5,6%, in calo di 0,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (quando era al 6,0%). A tale proposito l'Istat spiega che si tratta del valore più basso dal primo trimestre del 2007 (in base a confronti tendenziali). Quindi si tratta del rapporto più contenuto da otto anni, quando si era registrato lo stesso valore. Occorre considerare che il deficit-pil del primo trimestre è tradizionalmente sempre più alto rispetto alle percentuali che si rilevano nel resto dell'anno, per questo il paragone corretto è sempre quello tra trimestri corrispondenti.

In I trimestre uscite -0,7% ed entrate +0,3%
Nel primo trimestre 2015 sono diminuite le uscite, mentre sono aumentate le entrate. Le uscite totali sono diminuite, in termini tendenziali, dello 0,7%. L'incidenza sul Pil è stata pari al 48,5%, in riduzione rispetto al 49,0% del primo trimestre 2014. Le uscite correnti sono scese dello 0,3% e quelle in conto capitale del 7,4%. Le entrate totali nel primo trimestre del 2015 sono aumentate dello 0,3% rispetto allo stesso trimestre del 2014, grazie all'incremento dello 0,2% delle entrate correnti.

Propensione al risparmio in aumento di 0,4 punti
Il reddito disponibile, in valori correnti, delle famiglie è aumentato dello 0,4% nel primo trimestre del 2015 rispetto al precedente e dello 0,6% su base annua. Il potere di acquisto delle famiglie, ovvero il loro reddito reale, nel primo trimestre del 2015 è aumentato dello 0,6% sul trimestre precedente e dello 0,8% su base annua. Le famiglie italiane inoltre sono tornate a risparmiare: nel primo trimestre 2015 la propensione al risparmio è stata pari al 9,2%, in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,6 punti su base annua. Frenata invece per i consumi, con la spesa scesa dello 0,2% in termini congiunturali (+0,1% su base annua).


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