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Padoan: obiettivo ridurre tasse a famiglie e imprese. «Uscita…

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Padoan: obiettivo ridurre tasse a famiglie e imprese. «Uscita della Grecia dall’euro mai stata opzione»

«Il negoziato sulla Grecia non si è mai interrotto nonostante la chiusura del secondo programma di aiuti, e l'Eurogruppo sta continuando a lavorare per trovare una soluzione». Lo ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan al question time alla Camera, sottolineando che non sono mai stati posti “ultimatum” ad Atene. Il ministro ha aggiunto che l’Italia punta «ad arrivare a una soluzione condivisa, inclusiva e orientata alla crescita e farà di tutto per far prevalere questa soluzione all'interno dei negoziati». E ha sottolineato che «l'uscita della Grecia dall'euro non è mai stata un’opzione». Quanto agli obiettivi dell’esecutivo, il governo punta a «ridurre il prelievo fiscale su famiglie e imprese in linea» con la legge di Stabilità per il 2015, compatibilmente con l'andamento dei conti pubblici. Di qui l’impegno ribadito di «neutralizzati gli aumenti di Iva e accise».

«Uscita Grecia da euro mai stata opzione»
Per Padoan «l'uscita della Grecia dall'euro non è mai stata un'opzione». E il mandato dell'Eurogruppo «in riunione permanente è sempre stato quello di trovare un accordo basato sul ritorno a una crescita sostenibile per la Grecia». Sulla trattativa tra la Grecia e i creditori le distanze «si sono ridotte» sui punti che riguardano l'avanzo primario di Atene e l'Iva. Sulle pensioni - ha aggiunto - «il sistema greco è insostenibile e necessita di interventi».

«Referendum? Accordi stanno evolvendo»
Padoan ha sottolineato che il negoziato si è fermato «a seguito della decisione unilaterale» di Atene di indire un referendum, ma ha aggiunto che il tavolo riprenderà con la riunione dell'Eurogruppo. Per il ministro dell’Economia nella crisi greca «si è perso molto tempo» e «ora i tempi sono ridottissimi«. Il governo greco «ha trasmesso stamattina la lista di riforme che si impegna a fare« e «la decisione dell'Eurogruppo non può prescindere da alcuni presupposti, dall'impegno politico del governo greco a sostenere una linea di azione ritenuta fino a pochi giorni fa inattuabile». «L'accordo del 27 giugno in teoria - ha spiegato ancora Padoan - dovrebbe essere oggetto del referendum», ma la situazione è fluida, «perché nel frattempo gli accordi stanno evolvendo».

«Non temiamo ampie ripercussioni Italia»
Il ministro ha spiegato inoltre che il governo «non teme una ripercussione di ampia portata sulla nostra economia» della crisi greca perché «la ripresa, il consolidamento della finanza pubblica e le riforme, consentono l'assorbimento di possibili choc». Secondo Padoan «la solidità dei nostri fondamentali e le riforme ci mettono al riparo dai rischi del passato». Quanto all’ipotesi di un terzo programma di aiuti alla Grecia «non avrebbe implicazioni di finanza pubblica» perché sarebbe finanziato dall'Esm cui l'Italia «ha già contribuito con 14 miliardi».

«Obiettivo ridurre tasse famiglie e imprese»
Sul fronte interno l'obiettivo del governo «è quello di ridurre il prelievo fiscale su famiglie e imprese in linea» con la legge di Stabilità per il 2015, compatibilmente con l'andamento dei conti pubblici. Così il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan al question time alla Camera, ribadendo che saranno «neutralizzati gli aumenti di Iva e accise». Padoan ha ribadito anche che il governo «si è impegnato a riformare la tassazione immobiliare con l'introduzione della local tax che sarà definita con la prossima legge di stabilità».

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