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Azzollini: il Tribunale del riesame conferma l’ordine di arresto

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rimborsopoli: bilardi audito la prossima settimana

Azzollini: il Tribunale del riesame conferma l’ordine di arresto

Il Tribunale del Riesame di Bari ha rigettato la richiesta di revoca degli arresti domiciliari per il senatore Antonio Azzollini. La misura cautelare è stata disposta dalla Procura di Trani il 10 giugno scorso nell'ambito dell'indagine del crac della Casa Divina Provvidenza ma non eseguita in attesa della decisione della Giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato. Oltre che per lui, i giudici del Riesame di Bari sono chiamati a decidere entro oggi anche sulle istanze di revoca degli arresti per altri tre indagati, l'avvocato Antonio Battiante (in carcere), ritenuto ex direttore generale di fatto dell'ente ecclesiastico, Angelo Belsito, ritenuto amministratore di fatto dell'ente dal 2009 e l'ex collaboratore della Casa Divina Provvidenza Augusto Toscani (questi ultimi due agli arresti domiciliari). Il Riesame scioglierà invece domani la riserva sulle istanze di revoca nell'interesse di suor Marcella Cesa e suor Consolata Puzzello, entrambe agli arresti domiciliari dal 10 giugno scorso.

Slittata in Giunta il caso Azzollini
Slitta in Giunta delle immunità parlamentari al Senato il caso del senatore Ap Antonio Azzollini sul quale oggi era attesa la proposta del relatore Dario Stefano. La Giunta, ha riferito Stefano, si è riunita alle 14 e ha invece incardinato il procedimento relativo all'ordine di arresto per il senatore Giovanni Bilardi (Ap), coinvolto nella vicenda rimborsopoli. «Avevamo necessità di incardinare oggi il procedimento per motivi procedurali, perché ci sia l'audizione del senatore la prossima settimana», ha spiegato Stefano.

Stefano: la mia proposta c’è già
L’attesa per la decisione del tribunale del Riesame sul caso Antonio Azzollini «non mi ha impedito di formulare una mia proposta, che c'è già», ha dichiarato il presidente della Giunta delle immunità parlamentari e relatore del procedimento Azzollini, Dario Stefano. Una sua decisione a favore di Azzollini, ha sottolineato, «potrebbe eliminare il motivo della nostra discussione».

Battibecco Battista-Baldelli
Non è mancato un battibecco di fine seduta tra il deputato M5S Alessandro Di Battista e il presidente di turno Simone Baldelli. Motivo il tema dell'intervento che il deputato cinquestelle aveva cominciato a fare in aula, al termine della seduta mattutina e dedicato alle «questioni legali e delinquenziali» dei senatori di Area popolare Antonio Azzollini e Giovanni Bilardi. Baldelli ha interrotto Di Battista, ricordandogli che stava parlando di «vicende legate a componenti dell'altro ramo del Parlamento, sui quali noi non abbiamo competenze». «Io, glielo dico con educazione, sono stato eletto e parlo di quello che mi pare», ha ribattuto Di Battista. Risposta che non è piaciuta all'esponente di Fi che ha schiacciato il tasto “off” al microfono del deputato cinquestelle. «Lei - ha tagliato corto Baldelli - non parla di quello che vuole, lei sta a sentire la presidenza con la quale è stato scortese e per questo motivo le tolgo la parola. Mi auguro infine che molto presto la Giunta per il regolamento voglia fare un approfondimento e dare delle direttive definite sui contenuti degli interventi di fine seduta».

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