Otto misure cautelari, di cui sei arresti, sono state eseguite dai Carabinieri del Noe nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Napoli sui rapporti con i clan dei Casalesi relativi ad appalti della cooperativa emiliana Cpl Concordia per la metanizzazione in vari comuni del Casertano. Fra i destinatari di un’ordinanza in carcere c’è anche l’ex presidente della coop, Roberto Casari, già ai domiciliari. L’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto di Napoli Giuseppe Borrelli e dai pm della Direzione distrettuale antimafia Catello Maresca e Cesare Sirignano. Tra le accuse contestate vi sono quelle di associazione per delinquere e concorso esterno in associazione mafiosa.
Indagato l’ex parlamentare Pd Lorenzo Diana
Delle otto misure cautelari, quattro sono ordinanze di custodia in carcere, due ai domiciliari e due sono divieti di dimora, scattato quest’ultimo per l’ex parlamentare Pd ed ex componente della commissione antimafia Lorenzo Diana, al quale si contesta il reato di abuso d’ufficio. Diana è indagato dalla Dda anche per concorso esterno in associazione mafiosa per gli appalti alla Concordia. «Non ho letto ancora il provvedimento e cosa mi si addebita», ha commentato. «Mi sembra di essere tra un sogno e Scherzi a parte». L’ex deputato, 66 anni, originario di San Cipriano d’Aversa (Caserta), è molto noto per il suo impegno e la sua lotta contro la camorra e la criminalità organizzata. Vincitore del premio Borsellino, nel 2008, è stato più volte minacciato dal clan dei Casalesi che progettò anche di ucciderlo. Roberto Saviano lo cita in “Gomorra” indicandolo come un eroe della lotta alle mafie.
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