«Siamo qui per ricominciare, per avviare un cammino con gli uomini e le donne che sono stati abbandonati dal Pd. Ripartiamo per arrivare ad un nuovo partito con chi condivide la nostra idea di cambiamento radicale dell'Italia e di un'Europa che non funziona». Stefano Fassina, al teatro Palladium di Roma, inaugura così la prima convention dopo l'addio al Pd, rilanciando il cantiere di una nuova formazione politica a sinistra. Il tutto alla vigilia della partenza per Atene con una delegazione di Sel e con il dem “frondista” Alfredo D’Attorre, per manifestare a favore del “no” al referendum sulle proposte dell’ex Troika, tentando di cavalcare un risultato favorevole al premier ellenico Alexis Tsipras anche in Italia, contro un governo Renzi giudicato troppo filo-Merkel.
Fassina: 4 luglio festa indipendenza da sinistra subalterna
Sono molti gli attori che, secondo Fassina, saranno protagonisti del nuovo cantiere a sinistra. «Parte un cammino in tante città - spiega l’ex esponente dem - ci incontreremo con Sel nel prossimo autunno per avviare un percorso comune. E Civati è parte integrante di questo percorso insieme ad altri movimenti, associazioni, liste civiche che sono nate in questi mesi nei territori e tutti insieme lavoreremo poi per un soggetto politico unitario di una sinistra di governo capace di costruire un'agenda alternativa». Non è un caso che i primi passi si muovano proprio oggi 4 luglio, festa d’indipendenza degli Stati Uniti. «Oggi - scandisce Fassina - celebriamo anche l'indipendenza da una sinistra rassegnata e subalterna». E Renzi che «non è un usurpartore del Pd» rappresenta però «l'interprete estremo della subalternità culturale della sinistra italiana». Non a caso il Pd, secondo Fassina, si è trasformato nel «partito degli affari, di Marchionne, del Lingotto».
«Chiamiamo cose con loro nome, qui per fare partito»
E nel suo intervento conclusivo alla convention al teatro Palladium Fassina ha ribadito: «Siamo qui per fare un partito politico, chiamiamo le cose con il loro nome. Vogliamo essere, assieme ad altri, un affluente di un fiume che vuole misurarsi con una prospettiva di governo». E ancora: «Vogliamo essere un riferimento e guida del centrosinistra».
Civati: con Fassina in autunno soggetto unitario
Più che di partito, Pippo Civati (anche lui fuoriuscito dal Pd), presente alla convention insieme con una delegazione di Sel, preferisce parlare di “movimento” («Quest'estate sarà un periodo di incubazione, poi in autunno arriverà il nostro progetto unitario»). Civati definisce il Pd un «partito di centro». Ecco perché, sottolinea, «c'è un grandissimo spazio a sinistra».
Cofferati: Pd ha cambiato natura, grande spazio a sinistra
Stessa analisi dell’ex segretario della Cgil Sergio Cofferati, per il quale «c'è un grande spazio a sinistra che va riempito, cominciando con calma perché il percorso è lungo». L'obiettivo è di coinvolgere tutte quelle persone che «oggi non hanno rappresentanza perché il Pd ha cambiato natura». A chi gli chiede se questi siano i primi passi per la costruzione di un nuovo partito, Cofferati risponde: «Il contenitore è l'ultimo dei problemi, iniziamo dai valori. Dobbiamo mettere insieme quello che abbiamo e parlare a chi ha perso fiducia nella politica, non solo a sinistra».
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