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Senato, vitalizio revocato a Berlusconi e Dell’Utri. Alla Camera stop per 10 ex deputati condannati

Dopo la Camera, anche il Consiglio di presidenza del Senato, a maggioranza, ha deciso la cessazione dell'erogazione dei vitalizi per gli ex senatori condannati in via definitiva per reati gravi. Il vitalizio a palazzo Madama è stato revocato a otto ex senatori. Tra questi Silvio Berlusconi (condannato per frode fiscale nel processo Mediaset) e Marcello Dell'Utri. Tra gli ex senatori ai quali è stato revocato il vitalizio ci sono anche Vittorio Cecchi Gori, il regista Pasquale Squitieri, l'ex senatore Dc Giorgio Moschetti. Ed ancora Franco Righetti, ex Margherita, l'ex dc Enzo Inzerillo e l'ex Forza Italia Franco Girfatti. Forza Italia per protesta per i criteri della delibera ha abbandonato i lavori dell'ufficio di Presidenza e non ha partecipato al voto. La Lega e M5s si sono astenuti. Hanno votato per lo stop al votalizio Pd, Ap e Sel.

La Camera ha revocato invece il vitalizio a dieci ex deputati. A non percepire più il vitalizio alla Camera saranno Massimo Abbatangelo (ex deputato di Msi), Giancarlo Cito (ex sindaco di Taranto, ex Msi, oggi in Fi), Robinio Costi (ex Psdi); Massimo De Carolis (ex Dc); Francesco De Lorenzo (ex ministro della Sanità, ex Pli); Giulio Di Donato (Ex Psi); Pietro Longo (Ex Psdi); Raffaele Mastrantuono (ex Psi); Gianstefano Milani (ex Psi) e Gianmario Pellizzari (ex Dc).

Questione sospesa per gli over 80
Come alla Camera, anche al Senato rimane la sospesa la questione degli ultra-ottantenni per i quali le condanne vengono cancellate dal casellario giudiziario. Si tratta, spiegano alcuni partecipanti alla riunione del Consiglio di presidenza, di più di 200 ex senatori che hanno superato gli 80 anni di età. Tra questi anche Cesare Previti e Giuseppe Ciarrapico.

Di Maio: no vitalizi solo a 10 “sfigati
Duro il commento di Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera ed esponente del M5s, che della battaglia contro i vitalizi ha fatto un cavallo di battaglia. «Ricordate la sospensione del vitalizio agli ex parlamentari condannati? Oggi in Ufficio di Presidenza alla Camera abbiamo saputo quanti saranno coloro a cui si applicherà quella norma. Su 1543 ex deputati che stanno percependo ingiustamente un vitalizio - anche oltre i 3000 euro al mese - solo 10 avranno il vitalizio sospeso. 10 sfigati che non avevano nessun partito a proteggerli, mentre tanti altri condannati - i cui reati non furono inseriti nella delibera - sono tutti salvi».

Vitalizio percepito da 1.548 deputati
La Camera aveva deciso di far cessare il vitalizio per gli ex deputati condannati in via definitiva per reati di particolare gravità, così come ha fatto anche il Senato, lo scorso 7 maggio. I nomi degli ex parlamentari condannati è stato trasmesso alle Camere dal Dipartimento affari giuridici del ministero della Giustizia. Il vitalizio viene attualmente percepito da 1.548 deputati, dei quali 346 hanno più di 80 anni, età al compimento del quale viene eliminata l'iscrizione al casellario giudiziale. Su questi ultimi non è stato possibile un accertamento, che ha quindi riguardato solo 1.202 ex deputati.

Boldrini: revocati 10 vitalizi, ma impegno Parlamento continua
Tuttavia, la presidente della Camera ha chiesto alla Cassazione una ricerca di eventuali condanne nei suoi archivi relativi a tali ex onorevoli “over 80”. «Il Ministero della Giustizia ha comunicato alla Camera che dei 1.202 ex deputati che prendono il vitalizio sono dieci i condannati in via definitiva ad una pena superiore a due anni per reati gravi come mafia, corruzione, terrorismo, peculato o concussione. Oggi, sulla base di questi dati, l’Ufficio di presidenza ha deciso la revoca del loro vitalizio» ha scritto su Facebook la presidente della Camera, Laura Boldrini. E ha aggiunto: «L’impegno del Parlamento continua. C’è un’ulteriore verifica in corso su altri 346 ex deputati che hanno più di 80 anni e che, per limite d’età previsto dalla legge, non risultano al casellario giudiziario. Nei giorni scorsi, io e il presidente del Senato, abbiamo scritto al primo presidente della Corte di Cassazione perché venga fatta una ricerca presso i suoi archivi per capire se tra gli ultraottuagenari condannati in via definitiva per reati gravi vi siano ex parlamentari ai quali revocare il vitalizio».

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