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Sciopero Anpac, a Fiumicino cancellati 90 voli Alitalia

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Sciopero Anpac, a Fiumicino cancellati 90 voli Alitalia

Disagi contenuti per i passeggeri dei voli Alitalia, a causa dello sciopero nazionale di 24 ore, fino alla mezzanotte, indetto dall’Anpac (sigla sindacale maggioritaria con 1.500 iscritti tra piloti e assistenti di volo). Sono stati 90 tra arrivi e partenze i voli cancellati sui 680 voli normalmente previsti nella giornata odierna. Il numero delle soppressioni, nella percentuale del 15% dei voli programmati per oggi (ha riguardato solo voli di corto e medio raggio), è rimasto quindi quello dei voli preventivamente cancellati da Alitalia proprio per ridurre i disagi ai passeggeri. Pochi i disagi, anche se alcuni passeggeri si sono detti comunque «delusi e amareggiati» per uno sciopero indetto in pieno esodo estivo. Voli Alitalia in ritardo o cancellati anche in Sardegna.

I passeggeri interessati dalle cancellazioni sono stati contattati per tempo dalla compagnia aerea per dirottarli su altri voli o per proporre un rimborso a chi decidesse di rinunciare al volo. Sono state confermate le rotte intercontinentali a lungo raggio, verso Nord America, Sud America ed Estremo Oriente. Sul portale dell'Enac (www.enac.gov.it) è stato pubblicato l'elenco dei voli garantiti, oltre a quelli delle fasce orarie di tutela. Alle 18 è scattata (fino alle 21) la seconda delle due fasce orarie di garanzia dei voli di tre ore ciascuna (la prima è stata rispettata dalle 7 alle 10).

Alitalia: in servizio 95% piloti e assistenti volo
Alitalia in una nota fa sapere che «il 95% dei piloti e degli assistenti di volo risultava regolarmente in servizio» e che non è stata effettuata «alcuna cancellazione oltre a quelle programmate a titolo precauzionale sin dalla giornata di ieri». I voli operati regolarmente «saranno a fine giornata quasi 600». I disagi sono stati «limitati» e «non si sono registrate file alle biglietterie né a Fiumicino, né negli altri scali italiani dove la situazione sta rapidamente tornando alla normalità».

Pochi disagi ma passeggeri amareggiati a Fiumicino
All'aeroporto di Fiumicino molti passeggeri si sono dichiarati ad ogni modo delusi e amareggiati per lo sciopero proclamato dall'Anpac. «Siamo stupiti che si possa permettere uno sciopero così in piena estate - è lo sfogo di una giovane coppia in partenza per la luna di miele in Australia – Per fortuna la compagnia aerea già da ieri pomeriggio ci aveva avvertiti. Il nostro aereo doveva partire questa mattina, invece decollerà questa stasera. Che dire? Ci armiamo di tanta pazienza, vorrà dire che perderemo una giornata di vacanza». «Una vergogna, come al solito tutta italiana – si sfoga un uomo d'affari a cui è stato cancellato il volo per Milano – perché, pur essendo legittima l'azione di sciopero come strumento dei lavoratori per protestare, non si doveva permettere di farlo in piena estate. Forse doveva intervenire il Ministero dei Trasporti e differirlo».

Garante: non opportuno stop aerei ora
Il presidente dell'Autorità garante per gli scioperi Roberto Alesse ha definito inopportuno lo sciopero proclamato in pieno esodo estivo. E ha dichiarato a Radio Vaticano che «in Italia si continua a scioperare ancora troppo, dati alla mano, se si guarda anche all'esperienza europea”. Poi ha incalzato: “I servizi pubblici essenziali devono funzionare sempre in modo regolare, con efficienza. Quindi lo sciopero, in questo settore, dovrebbe essere l'ipotesi residuale».

Fit-Cisl: sciopero Anpac senza senso
Non è bastato, per scongiurare lo sciopero Anpac, l'accordo siglato martedì scorso tra la compagnia e altre sigle sindacali (Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo), che non hanno appoggiato la protesta. Le 24 ore di sciopero sono state definite «prive di senso e piene di strumentalizzazioni» dal coordinatore nazionale della Fit-Cisl per il trasporto aereo Emiliano Fiorentino, che ha aggiunto: «Dopo aver raggiunto nei giorni scorsi accordi importanti che prevedono assunzioni e aumenti economici, sia per il personale di volo che per il personale di terra, continuare nella protesta è davvero incomprensibile e rende palesemente chiaro, non solo agli addetti ai lavori, che le motivazioni della stessa sono da ricercare altrove».

Alitalia aveva definito «pretestuose le motivazioni dello sciopero» e ha bollato inoltre come «frutto di pura fantasia e priva di qualsiasi sostanza» l'ipotesi di mille esuberi nel 2016 denunciata dall'Anpac. Tra le ragioni della protesta, infatti, oltre alla mancanza di risposte concrete da parte dell'azienda sulla situazione di piloti e assistenti di volo di CityLiner (la società controllata da Alitalia e incaricate dei voli regionali), l'Anpac ha evocato anche «la mancanza di risposte chiare sul destino di un migliaio di piloti e assistenti di volo Alitalia, che oggi sono in regime di solidarietà difensiva, quando nel febbraio 2016 scadrà la solidarietà».

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