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Fiumicino, ultimi disagi e ritardi. Il premier: accerteremo…

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crescono le polemiche

Fiumicino, ultimi disagi e ritardi. Il premier: accerteremo responsabilità

L’aeroporto di Fiumicino è tornato alla normalità, o quasi, dopo l’incendio nella vicina pineta di Focene di due giorni fa e il blackout elettrico di ieri. I cartelloni delle partenze segnalano ancora qualche ritardo ma gli ultimi disagi per i passeggeri si sono risolti in mattinata. Per l’Enac, lo scalo ha superato la «fase di criticità», e la sua operatività «sembra essere in linea di massima tornata alla regolarità del periodo, con alcuni ritardi non particolarmente significativi, sia per le compagnie tradizionali, sia per le low cost». Restano, invece, le polemiche. Con le agenzie di viaggio che tuonano: violata la Carta dei diritti del passeggero. Ma il premier è ottimista sulla possibilità di «voltare pagina» .

Renzi: accerteremo responsabilità e volteremo pagina
Al termine del Cdm di oggi Renzi ha raccontato di aver avuto un colloquio con l'amministratore delegato di Atlantia, Castellucci, con il quale ha messo in agenda un confronto nelle prossime settimane e mesi «per avere una visione strategica per prossimi anni» sul futuro dell’aereoporto della Capitale. A Fiumicino, ha aggiunto il premier, servono «più treni e più polizia», e una maggiore valorizzazione dei dintorni su cui «lavoreremo insieme alla regione Lazio». Il governo, ha assicurato poi, sta «verificando se gli eventi sono dolosi o casuali: se fosse doloso ci sarà una verifica a tutti i livelli per individuare le responsabilità. Per il governo è un tema prioritario e bisogna avere forza e coraggio per dire che non è possibile che accadano queste cose».

Delrio riferirà in Senato
Il caso approderà comunque in Parlamento. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, rispondendo a una sollecitazione del capogruppo M5S Gianluca Castaldi, ha annunciato che il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, riferirà a Palazzo Madama. Quando ancora non si sa: oggi non era disponibile, ma l’informativa urgente ci sarà.

Adr: basta attacchi, non ci fermeranno
Resta fissata martedì la riunione voluta dall’Enac con gli accountable manager di Aeroporti di Roma, la società che gestisce gli scali della capitale, e di Alitalia per capire cosa non ha funzionato nella reazione al rogo divampato nella pineta da un cumulo di rifiuti a bordo strada. Oggi, dalle pagine del Messaggero, il presidente di Adr, Fabrizio Palenzona, non ha rinunciato a dire la sua: «Basta con queste critiche, figlie di luoghi comuni e di ignoranza dei problemi. È ora di farla finita. Sono stati persi troppi anni in un limbo causato dall’assenza del contratto di programma. Le nostre tariffe per oltre 10 anni sono state nettamente inferiori alla media europea, impedendoci di investire adeguatamente. Solo nel 2013 è stato possibile avviare il nostro piano di investimenti rispetto al quale stiamo procedendo alla massima velocità, recuperando il tempo perduto. Se qualcuno pensa di metterci in difficoltà con le parole e con le bugie, la mia risposta è una sola: non ci fermeranno. Abbiamo messo sul tavolo 11 miliardi di investimenti programmati».

Martedì Aereoporti di Roma in audizione alla Camera
Gli argomenti di Palenzona torneranno nell’audizione della società di gestione Aeroporti di Roma da parte della commissione Trasporti della Camera, in programma nella prima serata di martedì prossimo. I dati sulla crescita dei passeggeri dello scalo, ha spiegato il presidente della stessa commissione Michele Meta (Pd) confermando l’audizione «obbligano ad accelerare sul piano degli investimenti per aumentare l'efficienza, la sicurezza e la qualità dell'ospitalità».

Assoviaggi: disastro per l’immagine del Paese
Intanto gli operatori e i consumatori protestano. «Il caos Fiumicino di questi giorni è stato alimentato anche dal mancato rispetto della Carta dei diritti del passeggero, da parte di diverse compagnie aeree», afferma Gianni Rebecchi, presidente Assoviaggi (Associazione italiana agenzie di viaggi e turismo). «La Carta dei diritti - spiega - prevede l’erogazione di diversi servizi per i passeggeri che, a causa di un imprevisto, non possono prendere l’aereo prenotato». «La compagnia aerea -continua - deve dare la cosiddetta riprotezione e, dal canto suo, l’aeroporto deve limitare i disagi dei passeggeri. Cosa che, a Fiumicino, non c’è stata: non a caso abbiamo ricevuto migliaia di chiamate dai nostri clienti che lamentavano enormi disagi». E il blocco dello scalo «si è rivelato un assoluto disastro per l’immagine del Paese».

Maroni: Alitalia lasci Roma e torni a Malpensa
Coglie l’occasione il governatore lombardo Roberto Maroni. «Dico ad Alitalia di ripensarci e tornare su Malpensa visto quello che succede a Fiumicino», ha detto. «È veramente uno scandalo e una vergogna che succedano queste cose, il Governo dovrebbe intervenire, ma non lo fa. E il danno arriva anche a noi». Poi l’affondo: «Stiamo dando l’immagine di un’Italia allo sfascio, Roma, e un’immagine invece di un’Italia di eccellenza, Milano e l’Expo. Queste sono le due Italie».

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