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Dissesto, il Governo vara piano da 1,3 mld. Al Veneto 153…

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dopo la tragedia in cadore

Dissesto, il Governo vara piano da 1,3 mld. Al Veneto 153 milioni, Zaia: «Non basta ma aiuta»

Un piano da 1,3 miliardi di euro contro il dissesto idrogeologico nelle città e le zone a rischio in tutta Italia. L'intervento del governo per mettere in sicurezza il territorio, in agenda da tempo ma fatalmente successivo alla tragica frana che lunedì sera ha sconvolto il Cadore, è stato illustrato questa mattina a a Palazzo Chigi in conferenza stampa dai ministri Gian Luca Galletti (Ambiente) e Graziano Delrio (Infrastrutture). «Questa è una giornata importante per il Paese», ha esordito Galletti, perchè si tratta di «un piano vero con risorse vere», per interventi in città «che sono già state colpite da calamità naturali, come Genova, Firenze, Olbia, Bologna e Pescara».

Già finanziati interventi per 655 milioni
Il primo step sarà l’avvio di un insieme di opere d’emergenza contro alluvioni e dissesto idrogeologico, «già finanziate per 655 milioni». «Interessano grandi città che vanno da nord a sud», ha spiegato il ministro, e «i cantieri partiranno con estrema velocità». Gli interventi sono suddivisi «per città da nord a sud, prevalentemente centri metropolitani interessati dal maggior rischio per la presenza maggiore di popolazione». Per i piccoli paesi e centri di montagna, coinvolti in frane e alluvioni come accaduto in Cadore, «prevediamo un piano di piccole opere, nei prossimi mesi riusciremo a presentarlo», ha aggiunto Galletti.

Delrio: il piano è una svolta, lavori da 1,8 mld da recuperare
«Dobbiamo imparare a pianificare meglio, abbiamo reso fragile il nostro territorio e questo piano vuole darsi un orizzonte per non piangere più vittime», ha ammesso Delrio nel corso della conferenza stampa, augurandosi la piena collaborazione delle Regioni e degli Enti locali per l’attuazione del piano, una vera e propria «svolta», le cui parole chiave sono «cura e manutenzione del territorio».«Abbiamo ancora lavori per 1 miliardo e 800 milioni da recuperare sul dissesto idrogeologico - ha aggiunto Delrio - e dobbiamo accelerare, ma contiamo di recuperare questa cifra nel 2016, mettendoci in pari, e poter programmare con il nuovo piano la messa in sicurezza efficace del territorio».

Per il Veneto 153 mln, Zaia: «Bene, ma non basta»
Per il Veneto sotto choc per i tre morti causati dalla bomba d'acqua previsti fondi per 153 milioni di euro, confermati ieri da Galletti durante un sopralluogo a S. Vito di Cadore. Di questi, 103 già spendibili perché i progetti regionali antidissesto sono in fase avanzata. «Non basta ma aiuta», chiarisce il governatore del Veneto, Luca Zaia, soddisfatto a metà. L’impegno del governo, ha spiegato Zaia nel corso di una nuova visita, questa mattina, sui luoghi del disastro dove continuano le ricerche di eventuali dispersi oltre alle tre vittime già accertate, «conferma la lungimiranza della Regione quando, nel 2010, presentammo il Piano D'Alpaos per 3 miliardi di euro per la messa in sicurezza dell'intero territorio veneto», grazie al quale «abbiamo già attivi 925 cantieri, molti dei quali terminati o in via di conclusione».

Zaia: diritto dei veneti pieno finanziamento piano regionale antidissesto
Ma il nuovo stanziamento, ha sottolineato ancora il governatore, «non basta» perché è un diritto dei veneti che il Piano D'Alpaos venga interamente finanziato, anche considerato il fatto che il Veneto «è la seconda Regione d'Italia a presentare un cospicuo residuo fiscale attivo», pari a 21 miliardi l'anno, «tasse dei veneti che vanno a Roma e non tornano sotto forma di investimenti e aiuti e che devono invece poter essere usati per il Veneto».

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