Le Forze di polizia britanniche saranno dispiegate nel porto francese di Calais per contrastare l’ondata di immigrati clandestini che ogni giorno tenta di attraversare il tunnel della Manica. I ministri degli Interni britannico e francese - Theresa May e Bernard Cazeneuve - hanno siglato a Calais un accordo sulla crisi dei migranti. Il piano stabilisce che Londra stanzierà «strumenti supplementari» per mettere in sicurezza la zona dell’Eurotunnel, che collega i due Paesi attraverso lo Stretto della Manica. Verrà anche creato un «comando unificato» per lottare contro i trafficanti e una squadra congiunta per rimandare a casa i migranti illegali. L’obiettivo è aumentare la sicurezza nel porto francese, dove migliaia di migranti sono in attesa di entrare in Gran Bretagna. La May e Cazeneuve hanno visitato il sito dell'imbocco dell'Eurotunnel e incontrato associazioni che aiutano i migranti.
Il commissarie Ue Canete: serve una politica Ue per l’immigrazione
«L’estate ha dimostrato la chiara necessità di una politica Ue per l'immigrazione, perché non è il problema di un singolo Stato membro ma serve un approccio onnicomprensivo», ha sottolineato il commissario all'energia Miguel Canete, ricordando che la Commissione Ue sin dall'inizio del mandato «sta agendo e continuerà ad agire per averlo». Il presidente Jean-Claude Juncker, ha aggiunto, in occasione del discorso sullo stato dell'Unione previsto il 9 settembre approfondirà le iniziative da lanciare entro fine anno.
Cazeneuve: soluzione solo dalla cooperazione in Ue
La soluzione al problema dei migranti in Europa «non può risiedere in misure nazionali disordinate, ma nella cooperazione tra gli Stati europei coinvolti», ha affermato il ministro dell'Interno francese, Bernard Cazeneuve, in una conferenza stampa congiunta con la collega britannica Theresa May, dopo la firma di un accordo di cooperazione sulla sicurezza a Calais.
Migliaia di immigrati in attesa di passare la Manica
Migliaia di immigrati si trovano a Calais, la maggior parte in un campo noto come la Giungla, e ogni notte a centinaia cercano di passare in Gran Bretagna via mare o attraverso l'Eurotunnel. Al termine dell'incontro con la May, Cazeneuve si recherà a Berlino per discutere di immigrazione con il suo omologo tedesco.
Diciannove reti di trafficanti sgominate
Dall’inizio dell'anno i servizi di polizia francesi e britannici hanno sgominato «non meno di 19 filiere» di trafficanti di esseri umani che organizzano passaggi sotto il tunnel della Manica per i migranti irregolari, contro 14 in tutto il 2014, ha dichiarato il ministro dell'Interno francese, Bernard Cazeneuve, durante una conferenza stampa a Calais con l'omologa britannica Theresa May. Nello stesso periodo, ha aggiunto, «514 trafficanti sono stati arrestati, il 18% rispetto all'anno scorso».
Nuovo centro di comando per sgominare i trafficanti di esseri umani
Il nuovo centro di comando congiunto «individuerà e sgominerà le organizzazioni criminali che tentano di introdurre illegalmente migranti nel Nord della Francia e attraverso il canale», si legge nella nota del governo britannico. Ogni notte sono circa 150 i clandestini che tentano di raggiungere la Gran Bretagna, secondo i responsabili dell'Eurotunnel, saltando sui camion e sui treni o addirittura camminando per 50 chilometri, contro il picco di 2.000 toccato alla fine di luglio.
Macedonia decreta lo stato di emergenza
Il governo macedone ha decretato lo stato d'emergenza ai confini meridionali e settentionali del Paese, di fronte a un afflusso senza precedenti di migranti provenienti dalla Grecia e intenzionati a raggiungere l'Europa occidentale. Per far fronte alla crisi il governo di Skopje intende far ricorso alle forze armate. «In considerazione di una pressione crescente alla frontiera meridionale e di un flusso migratorio più intenso nel corridoio balcanico, si ritiene necessario un controllo più forte ed efficace nella regione frontaliera, dove si registrano passaggi illegali e massicci in provenienza dalla Grecia», si legge nel comunicato del governo». Il quotidiano Utrinski riporta che in Macedonia mancano i treni per il trasporto delle migliaia di rifugiati siriani diretti verso l'Unione europea, e il governo ha chiesto l’aiuto ai confinanti per combattere la «situazione allarmante».
Il traghetto 'Eleftherios Venizelos' cambia rotta e arriva al Pireo
Il traghetto 'Eleftherios Venizelos' è arrivato questa mattina nel porto del Pireo con a bordo circa 2.450 profughi siriani provenienti dalle isole di Kos, Kalymnos, Leros e Mitilene. In un primo tempo era stato riferito che il traghetto avrebbe portato i profughi a Salonicco, nella Grecia del Nord, da dove sarebbero stati trasferiti nella località di Idomeni vicino Kilkis, al confine con l'ex Repubblica Jugoslava di Macedonia (Fyrom). Fonti governative hanno poi dichiarato che il traghetto è stato deviato verso il Pireo per confermare l'identità di circa 150 rifugiati presso le autorità per l'immigrazione.
Tensioni a Palermo durante lo sbarco di 359 migranti
Sono stati registrati momenti di tensione al porto di Palermo durante lo sbarco dei 359 migranti arrivati a bordo della nave “Diciotti” della Guardia Costiera, quando alcuni di loro hanno accusato dei malori. «Tre o quattro dei migranti a bordo potrebbero aver assunto qualcosa, forse sostanze stupefacenti - ha spiegato il dottor Giuseppe Termini, responsabile del Poliambulatorio Palermo centro Asp - i medici a bordo mi hanno detto di averli visti prendere qualcosa e sono in uno stato soporoso. «Li abbiamo fatti scendere, sono sotto controllo, ma le loro condizioni non destano preoccupazione, mi sembra più una scena», ha concluso Termini. Buone le condizioni della donna incinta, probabilmente al sesto mese di gravidanza, e dei due neonati a bordo.
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