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Aeroporti del Sud, ecco gli investimenti al palo

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scali del mezzogiorno

Aeroporti del Sud, ecco gli investimenti al palo

Scostamenti non di poco conto fra gli investimenti del settore aeroportuale nel sud Italia realizzati, rispetto alla programmazione. Ieri l’Enac ha reso noto che dal 2000 a oggi sono stati più di 1,5 miliardi gli investimenti nel settore aeroportuale nel sud Italia (Abruzzo, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna). Ma mancava la comunicazione del dato degli investimenti non realizzati o non completati. Dalla relazione disponibile oggi emerge che ci sono scostamenti notevoli, in particolare per alcuni scali siciliani, rispetto a quanto programmato. Per esempio, in totale fra lavori da iniziare e da completare, mancano all’appello negli scali siciliani 162.281.318 euro, mentre in Puglia non sono stati completati interventi per 153.692.793 euro. In parte, come ha sottolineato l’Enac, sono giustificati dai ritardi nell'approvazione dei contratti di programma, ma in parte ricadono, invece, su criticità di alcune singole società di gestione. Ecco, regione per regione, cosa succede negli scali del Mezzogiorno.

Abruzzo: non completati o al palo lavori per 25 milioni
Nello scalo di Pescara, in Abruzzo, al palo (0%), la realizzazione di interventi in airside sulle aree di occupazione degli enti di Stato. Si tratta di lavori per 2,3 milioni, «in fase di progettazione definitiva» si legge, finanziati interamente dal Par Fas 2007-2013. Allo 0,2% di realizzazione la riqualificazione dell’area airside, operazione da 4,42 milioni «in fase di gara pubblica per la progettazione esecutiva», finanziato sempre da Par Fas 2007-2013. Realizzazione all’1,5% per la riqualificazione dell’area landside, operazione da 3,96 milioni, che risulta sempre in fase di gara pubblica per la progettazione esecutiva (sempre Par Fas 2007-2013). Realizzato al 7,2% l’impianto di trattamento acque di prima pioggia (da 915mila euro, di cui 800mila da finanziamento pubblico) previsto da due delibere regionali (n. 1430/2006 e n. 443/2009), al 78% l’ampliamento del terminal da 3,46 milioni. Secondo i dati diffusi dall’Enac il totale degli investimenti 2000-2015 da realizzare in Abruzzo era pari a 28.577.631 (di cui 115mila a carico del privato). Non completati o al palo, dunque, lavori per circa 15 milioni.

Fermi in Campania sistema informativo e adeguamento strip per 2,4 mln
Fra gli interventi non realizzati, ancora fermi, risultano dalle tabelle il sistema informativo (1.372.736,39 euro) e l’adeguamento strip (da 1,05 milioni) previsti dal Por Campania 2000-2006. In totale in Campania, nel periodo 2000-2015, fra l’aeroporto di Napoli e quello di Salerno, erano previsti finanziamenti pubblici per 86.329.539 euro, di cui 1.553.117 euro di quota a carico dei privati. Gli investimenti aprevisti a Napoli erano pari a 75.532.474 euro, con una partecipazione del privato di 1.553.117 euro, mentre per lo scalo di Salerno erano di 10.797.064, tutti a carico dei fondi pubblici. Una tabella finale rende noto che per lo scalo di Napoli Capodichino erano stati programmati investimenti per 132.079.000 euro e ne sono stati realizzati per 137.430.000 euro (ma nella rendicontazione, si legge, si è tenuto conto di investimenti delle annualità 2013 e 2014 per 22,476 milioni, di cui 22,464 di investimenti privati). Dai conteggi realizzati, tabelle alla mano diffuse dall’Enac, mancherebbero all’appello 2,4 milioni di euro.

In Puglia per l’Enac mancano 153 milioni di euro
In Puglia, all’aeroporto di Bari Palese, a fronte di interventi previsti per oltre 171 milioni, sono al 60% i lavori per la riqualificazione dei piazzali (del valore di 5,520 milioni) e al 90% il potenziamento e l’adeguamento degli A.V.L. (4 milioni). Si tratta di lavori finanziati dal Pon T 2007-2013. Nello scalo di Brindisi , su un totale di poco più di 82 milioni di euro, sono al 50% i lavori di rifacimento dei piazzali di sosta aeromobili e di adeguamento delel infrastrutture di volo (del valore di 20 milioni). Saranno in esercizio dal 2017, segnala il report. Al 70% le opere per riqualifcare la caserma dei vigili del fuoco (lavori da 3 milioni operativi dal 2016) e all’80% i lavori di riconversione e riqualificazione del terminal aeroportuale (10 milioni operativi dal 2016). Tutti lavori completamente finanziati dalla regione Puglia. Allo scalo di Taranto sono in corso, ma al 10%, le opere del Test range, l’infrastruttura dedicata all’insediamento di attività industriali orientate alla sperimentazione di nuove soluzioni aeropaziali (opera da 20,988 milioni finanziata dalla Regione Puglia). A Foggia è al 10% il prolungamento della pista da 14 milioni e al 25% la rete eliportuale pugliese (gestione) da 1,45 milioni. In Puglia il totale degli investimenti previsti negli anni 2000-2015 nei quattro aeroporti è di 410.101.000 euro, di cui 36.615.000 euro a carico dei privati (31.071.000 euro a Bari, 4.544.000 euro a Brindisi, 1.000.000 euro a Foggia). Nel report Enac si legge che a Bari Palese sono stati programmati interventi per oltre 103 milioni di euro e realizzati per poco più di 44,4 milioni. Mancano all’appello investimenti per 58,6 milioni. A Brindisi erano programmati interventi per oltre 121 milioni e ne sono stati realizzati per poco più di 26 milioni. Mancano lavori per circa 95 milioni di euro. In totale in Puglia, segnala l’Enac nel documento, la differenza fra gli investimenti programmati e quelli realizzati nell’ambito del contratto di programma 2009-2012 è di 153.692.793 euro. La tabella precisa, per tutti e due gli scali, che alcune opere sono risultate «al momento non realizzabili» e che per gli aeroporti di Puglia nelle annualità 2013, 2014 e 2015 sono state realizzate «opere ulteriori per un importo totale di 66.571.814 euro». Secondo Aeroporti di Puglia, invece, la differenza tra il dato programmato e il dato consuntivato sarebbe determinato da «ribassi d'asta ottenuti in fase di gara d'appalto che, in questi periodi di crisi economica, si sono attestati su valori medi vicini al 50%», che non vengono però quantificati. «Per il periodo regolatorio del Contratto di programma 2009-2012, Aeroporti di Puglia Spa ha realizzato o ha in corso interventi per un importo pari al 68,72% di quanto programmato.
Il restante 42,13% riguarda interventi “sospesi” per cause non imputabili al gestore aeroportuale», ha precisato Patrizio Summa, direttore Amministrativo di Aeroporti di Puglia spa. Gli interventi “sospesi” «per cause non imputabili al gestore aeroportuale» sono: a Bari, la realizzazione del sovrappasso e la riconversione delle aree militari per attività cargo/logistica, bloccati in attesa della delocalizzazione del Cara (Centro Accoglienza Richiedenti Asilo) attualmente insistente su dette aree militari e a Brindisi la riconversione delle aree per attività cargo/logistiche e per l'intermodalità con il Porto di Brindisi.

In Calabria lavori da completare per oltre 21,3 milioni
Parecchi lavori mancano all’appello anche negli scali calabresi. A Reggio Calabria sono solo all’1% di realizzazione la ristrutturazione e l’adeguamento dell’aerostazione passeggeri (I e II lotto Rc05-12), opera del valore di 10,9 milioni e l’edificio polifunzionale sosta mezzi rampa da 503mila euro. Al 98% di realizzazione il prolungamento della pista di volo 15-33 da 5,3 milioni e al 50% l’adeguamento e il potenziamento delle infrastrutture air side secondo lotto del valore di 2,1 milioni. Lavori per oltre 35 milioni sono stati interamente realizzati a Lamezia Terme (la quota di finanziamento privato era di 897mila euro). A Crotone degli 8,1 milioni di interventi previsti mancano all’appello, ma sono realizzati al 90%, quelli per la realizzazione dell’Ils che prevedono una spesa di 2,5 milioni. Mancano in totale, fra opere al palo e da completare, investimenti per 21.317.570,5 euro. In Calabria il report Enac segnala investimenti realizzati negli anni dal 2000 al 2015 per oltre 71 milioni, con poco più di un milione a carico del privato.

In Sicilia lavori da completare per 162 milioni
A Palermo su un totale di 162,2 milioni di investimenti programmati (di cui 91 milioni autofinanziati), sono stati realizzati lavori per 84,6 milioni di euro. Ne mancano all’appello 77,5 milioni. Al Fontanarossa di Catania, degli investimenti programmati per 140 milioni (integralmente autofinanziati), ne sono stati realizzati per 55,9 milioni. Dunque ne mancano per circa 84,6 milioni. In totale fra lavori da iniziare e da completare mancano all’appello negli scali siciliani 162.281.318 euro. Qui i contratti di programma sono entrati in vigore con 19 mesi di ritardo per Palermo e con 14 mesi per Catania. A Palermo, dove erano previsti investimenti per 103,9 milioni, di cui oltre 25 a carico del privato, è in fase di aggiudicazione, dunque allo 0%, l’adeguamento delle infrastrutture air side da 8,7 milioni. Al 58% la realizzazione della terza sala check-in da 1,9 milioni. Al 67% la nuova hall arrivi e aree collegate, opera da 12,7 milioni. All’84% il potenziamento della capacità dell’impianto bagagli, investimento da 4,2 milioni. Al 94% l’adeguamento delle reti idriche e fognarie da 8,8 milioni, al 99% la realizzazione di edifici servizi da 10,7 milioni. Tutti realizzati gli interventi per 120 milioni dello scalo Catania Fontanarossa e quelli per 18,8 milioni di Trapani Birgi. Inoltre negli aeroporti di Lampedusa e Pantelleria, in gestione diretta Enac, il rapporto segnala che sono stati realizzati interventi per 35 milioni di euro ciascuno.

In Sardegna mancano oltre 24,4 milioni di investimenti
In Sardegna dei 32,68 milioni di interventi programmati ne sono stati realizzati solo 8,1: mancano all’appello 24.491.000 euro. Il contratto di programma, precisa l’Enac, è entrato in vigore con 30 mesi di ritardo. Il totale di finanziamenti 2000-2015 è in Sardegna di 197,7 milioni (di cui 19,5 a carico dei privati): 139,4 nello scalo di Cagliari, 24,4 in quello di Olbia e 33,8 ad Alghero. Dalle tabelle Enac risultano tutti realizzati gli interventi a Olbia per 24,4 milioni di euro. Ad Alghero la ristrutturazione della vecchia aerostazione da 5,6 milioni è al 67%. A Cagliari, dei 139,4 milioni di interventi è allo 0%, in attesa di approvazione del master plan, l’ampliamento del piazzale aeromobili e la verifica della viabilità aeroportuale, lavori che valgono 10,5 milioni. All’80% (il dossier precisa che la parte da completare è in attesa di master plan) la ristrutturazione delle infrastrutture per polo merci e intermodalità. Valore 14,25 milioni di euro.

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