«Proporrò ai ministri della Difesa di passare dalla 'fase 1' alla 'fase 2'» della missione militare EuNavFor Med cominciata a luglio contro i trafficanti di esseri umani nel Mediterraneo. Lo ha detto Federica Mogherini, arrivando al Consiglio Difesa a Lussemburgo. La nuova fase, ha precisato l'alto rappresentante Ue, consiste nella lotta attiva «in alto mare» contro i trafficanti. Al termine dell’incontro Mogherini ha dichiarato via twitter che la sua proposta ha raccolto «ampio consenso». La settimana scorsa i 28, dopo aver ascoltato il comandante Credendino, avevano già espresso il consenso a livello di ambasciatori.
Mogherini: missione navale Ue passi a seconda fase
La missione navale EuNavFor Med, avviata nelle scorse settimane dall'Unione europea con una prima fase informativa (attraverso l'attivazione di un'attività di «intelligence» mirata) potrà ora passare alla seconda fase, quella del contrasto operativo del traffico illecito di migranti. Lo ha annunciato a Lussemburgo il capo della diplomazia Ue Federica Mogherini. «Qui con i ministri della Difesa oggi discuteremo quello di cui parleremo anche con i ministri degli Esteri domani e dopodomani - ha annunciato Mogherini prima della riunione - ovvero anche il passaggio alla fase due dell'operazione navale nel mediterraneo per contrastare i trafficanti di esseri umani». E ha aggiunto «Abbiamo completato la fase uno, quella di raccolta delle informazioni, dell'intelligence, e siamo pronti a passare alla fase operativa nelle acque internazionali». L'auspicio è che «possiamo prendere una decisione nelle prossime settimane», visto che quelle di questi giorni a Lussemburgo sono riunioni informali.
Italia alla guida della missione Eunavfor Med
La missione, denominata Eunavfor Med, è stata stabilita dal Consiglio dell'UE con la decisione PESC/2015/778 adottata il 18 maggio 2015 vede la partecipazione dell’Italia con costo di 26 milioni, sufficiente a coprire le spese di tre mesi. Oltre mille uomini impiegati, due unità navali e quattro aeree. L'operazione europea ha lo scopo principale di smantellare il traffico di esseri umani nel Mediterreaneo, testimoniato dal flusso incessante di sbarchi, dalla Libia soprattutto, nel canale di Sicilia verso le coste italiane e greche. L'operazione è a guida italiana con base a Roma, il comando è affidato all'ammiraglio di divisione Enrico Credendino che già nel 2012 era stato a capo della missione Ue Atalanta di contrasto alla pirateria. La prima fase, già in corso, è destinata all'individuazione e al monitoraggio delle reti di migrazione attraverso la raccolta di informazioni e il pattugliamento in alto mare. Con la seconda fase potranno essere effettuati - alle condizioni previste dal diritto internazionale - fermi, ispezioni, sequestri e dirottamenti di imbarcazioni sospettate di essere usate per il traffico e la tratta di esseri umani in alto mare.
Mogherini: impossibile tardare azione comune a 28
Mogherini ha parlato anche di «consapevolezza ormai condivisa tra tutti i 28 stati Ue» sul fatto che «non è possibile ritardare un'azione che deve essere comune di tutti e 28». L'alto rappresentante per la politica estera Ue Federica Mogherini, a Lussemburgo per partecipare al Consiglio dei ministri della Difesa ha dichiarato inoltre: «Spero e credo che tutti e 28 siano finalmente pronti ad adottare le decisioni proposte dalla Commissione a maggio e a renderle operative»: si tratta di «prendersi la responsabilita' di agire tutti insieme».
Riunione mineriale Ue il 14 settembre
La riunione ministeriale d'emergenza dell'Ue sull'immigrazione «per rafforzare la risposta europea» è stata fissata per il 14 settembre. Lo annuncia la presidenza lussemburghese, precisando che l'incontro di terrà a Bruxelles nel pomeriggio. L'incontro è stato fortemente voluto dai ministri dell'Interno di Francia, Gran Bretagna e Germania, che avevano chiesto domenica una riunione urgente dell'Ue, «entro due settimane», sull'immigrazione. Lo si legge in una dichiarazione comune pubblicata sul sito del ministero dell'interno francese.
Asse Roma-Francia-Berlino,Ue riveda le norme sull'asilo
Ieri intanto si è materializzato un asse tra Italia, Francia e Germania sulla crisi dell'immigrazione si materializza. I ministri degli Esteri Paolo Gentiloni, Laurent Fabius e Frank-Walter Steinmeier hanno firmato una lettera congiunta e un documento inviati all'Alto rappresentante Federica Mogherini in vista dell'informale Esteri di venerdì e sabato prossimo a Lussemburgo che già aveva all'ordine del giorno l'immigrazione ed il possibile passaggio alla “fase 2” della missione navale europea antiscafisti. Per i tre minitri il regolamento di Dublino ha “difetti” e quindi occorre bisogna “rivedere il sistema d'asilo” disciplinato dal regolamento di Dublino, per via dei suoi “difetti” e bisogna “riflettere su una risposta adeguata con l'obiettivo di raggiungere una «giusta distribuzione dei profughi in Europa». Una politica da accompagnare “mano nella mano” con maggiori controlli ed un sistema più efficiente dei rimpatri al livello Ue, un modo per garantire “con rapidità ed efficienza lo status di rifugiato a chi ha davvero necessità di protezione internazionale”.
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