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I NUMERI DEL MINISTERO

Scuola, piano straordinario di assunzioni: accetta il 97% dei precari

Procede a gonfie vele il piano straordinario di assunzioni previsto dalla “Buona Scuola”: su 8.776 cattedre a disposizione nella seconda fase di attuazione della riforma, 8.532, il 97%, risultano assegnate. Solo 244 professori precari hanno detto “no” al posto fisso (52 hanno esplicitamente rinunciato e 192 non hanno risposto). Lo scorso 2 settembre la proposta di contratto a tempo indeterminato era stato trasmesso ai docenti precari che avevano tempo fino alla mezzanotte di ieri per accettarla o meno. «Siamo soddisfatti - ha commentato la ministra dell’Istruzione Stefania Giannini - il piano straordinario di assunzioni va avanti».

Giannini: diamo alla scuola i docenti di cui ha bisogno per offerta formativa
Per Giannini la riforma messa in campo dal Governo e duramente contestata da molti professori nel corso dell’iter parlamentare sta «dando alla scuola i docenti di cui ha bisogno per garantire ai nostri studenti un'offerta più ricca che risponda ai loro bisogni formativi e guardi al futuro». Dopo aver concluso positivamente la selezione informatica dei precari , al ministero si lavora per avere un quadro preciso di quanti degli 8.766 “stabilizzati” in questa tornata prenderanno immediatamente servizio nella sede assegnata. Gli Uffici scolastici regionali stanno calcolando il numero di quanti, nelle more della selezione, hanno nel frattempo assunto un incarico annuale di supplenza, e confermino l’intenzione di svolgerlo sfruttando la possibilità prevista dall’ordinamento di rinviare la presa di possesso dell’incarico “stabile”. Una eventualità che renderà necessarie altre supplenze.

Faraone: «Numeri che danno fiducia. Siamo sulla buona strada»
«Il 97% degli insegnanti che avevano fatto domanda per la fase B del piano straordinario di assunzioni ha adesso una cattedra. I numeri ci danno fiducia e ci dicono che siamo sulla buona strada: quella della continuità della didattica, quella della fine del precariato, quella di una buona scuola che restituisce dignità al ruolo dei docenti», ha commentato invece il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone. Che ha sottolineato come la procedura non sia stata assolutamente boicottata: «Gli insegnanti hanno capito che il governo sta dando loro un'opportunità. Adesso potranno finalmente avere una stabilità economica e professionale. E la scuola una didattica di qualità».

Le quattro fasi della riforma
Quella completata nelle ultime ore è la fase B - come ricordato dal sottosegretario Faraone - delle quattro in cui è suddiviso il piano di assunzioni per il 2015/16 previsto dalla legge 107/2015. La prima (fase 0) aveva l'obiettivo di immettere in ruolo 36.627 docenti, di cui 21.880 su posti comuni, per cessazioni dal servizio, e 14.747 su posti di sostegno. La successiva fase A puntava invece a coprire ulteriori 10.849 posti comuni e di sostegno vacanti e disponibili. A seguire, la fase B per la copertura dei posti di organico di diritto rimasti vacanti e disponibili dopo la Fase A. In questo caso, le proposte di nomina sono state effettuate esclusivamente tramite sistema informativo. Infine, la quarta ed ultima fase C destinata alla copertura dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa così come previsto dalla riforma. Disponibili in questo caso 55.258 posti a livello nazionale, da ripartire fra le classi di concorso in base al fabbisogno di docenti, inclusi i collaboratori del dirigente scolastico, che le scuole comunicheranno al sistema informativo dal 21 settembre al 5 ottobre.

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