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Il cardinale Sepe: basta sangue nelle strade di Napoli

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dopo l’ennesimo omicidio

Il cardinale Sepe: basta sangue nelle strade di Napoli

Due giorni fa l’ennesimo omicidio di un giovane di 26 anni incensurato, con le modalità tipiche dell’agguato di camorra. Oggi l’appello dell’arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, nell’affollatissimo duomo dove si è rinnovato il miracolo di San Gennaro: «Proprio in questo giorno di festa in cui tutti, e non solo a Napoli, testimoniamo la nostra profonda devozione al Martire Gennaro, vogliamo gridare con forza: basta sangue per le nostre strade e in tante case, basta violenza, basta dolore, lutto, basta morti innocenti, basta naufraghi e cadaveri di quanti cercano, coraggiosamente ma troppo spesso tragicamente, libertà, pane e futuro».

«No all’indifferenza, non restare inerti»
Nell’omelia, il cardinale ha osservato come «ci stiamo abituando tristemente purtroppo alle immagini dei telegiornali, alle foto e agli articoli dei giornali, alle centinaia di persone che muoiono ogni giorno nelle traversate verso la vita. Dobbiamo constatare - ha detto - che stanno prendendo corpo l’indifferenza e il cinismo di tanti, ma non possiamo restare inerti, abbiamo il dovere di assumerci le nostre responsabilità».

«Delinquenza e violenza non prevarranno»
A Napoli - è la diagnosi dell’arcivescovo - «è tuttora presente la più crudele di tutte le seti, ossia la sete del necessario», che «porta taluni a cercare fonti avvelenate come la violenza e la turpe offerta di un reddito facile». Ma «la delinquenza e la violenza non prevarranno, le molte seti non fanno di Napoli un deserto».

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