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Pensioni, Renzi: spero flessibilità in uscita già nella…

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la strategia del premier

Pensioni, Renzi: spero flessibilità in uscita già nella legge di stabilità

«Spero che la flessibilità in uscita sia realizzabile già con questa legge di stabilità». Lo scrive il premier Matteo Renzi, rispondendo a un lettore de L'Unità nella settimanale rubrica “Caro segretario”. «Ti assicuro che una persona come il ministro Padoan è tra le più sensibili sull'argomento. Dobbiamo però gestire le scelte fatte dai ministri e dai governi precedenti. Ti assicuro che lo faremo con buonsenso e ragionevolezza».

Renzi: agiremo con equilibrio sulle pensioni
Renzi ha definito il problema delle pensioni «forte e sentito». Tuttavia, ha spiegato, «dobbiamo trovare il giusto equilibrio». Da una lato «c'è un sistema pensionistico che non può costare come in passato, dall'altro ci sono persone che vorrebbero godere della pensione non troppo tardi, magari prendendo anche qualcosa in meno. Va trovato l'equilibrio, ci stiamo provando».

«Clima interno migliorato, avanti insieme nel Pd»
Renzi nel suo intervento sulle colonne dell’Unità ha fatto riferimento anche ai rapporti dentro il partito dopo l’accordo trovato sulle modifiche al ddl Boschi sulle riforme costituzionali. «Mi sembra che il clima interno sia migliorato. Andiamo avanti tutti insieme. L'Italia sta ripartendo, non fermiamoci adesso». E ha aggiunto: «Il Pd deve essere un partito popolare di massa, e deve essere moderno». E ancora: «Grazie alle riforme strutturali l’Italia è ripartita. Ora la sfida più grande è restituire fiducia ai nostri concittadini. Sono certo che siamo sulla strada giusta e, tutti insieme, ce la faremo».

«Immigrazione, Ue si è svegliata ma adesso servono fatti»
Non è mancato un riferimento alla questione immigrazione. «La novità di queste ultime settimane - ha scritto Renzi - è che l'Europa, finalmente, sembra essersi svegliata. Adesso vediamo se da Bruxelles arriveranno fatti, non solo parole». E ha aggiunto: «Nel frattempo l'Italia continuerà a fare la sua parte: salvare tutti, accogliere chi ha diritto, garantire condizioni di vita diverse in Africa e Medio Oriente, anche attraverso la cooperazione internazionale. E' una strada lunga ma l'Italia deve essere orgogliosa di quanto la sua gente sta facendo».

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