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Giubileo, Santa Sede: opere non a rischio con dimissioni sindaco. Cardinale Vallini: «Roma deve ripartire»

Le dimissioni del sindaco Ignazio Marino e il difficile momento che sta vivendo Roma, «non credo mettano a rischio i lavori per il Giubileo». Così, all'Ansa, il segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, che oggi a Campobasso ha aggiunto: «Da informazioni che ho, credo si possa andare avanti con una certa serenità».

Il cardinale Vallini: «Roma deve ripartire, il Giubileo la aiuterà»
Ottimista amche il cardinale vicario Agostino Vallini, che in una Lettera alla città che verrà diffusa nei prossimi giorni, in vista del Giubileo, afferma che Roma deve essere «stimolata a rinascere». Non si tratta di una denuncia, ma piuttosto di «un’analisi della situazione attuale», spiega il cardinale Vallini al settimanale diocesano «Roma 7» (diffuso nella capitale con il quotidiano della Cei Avvenire) con l’intento di «condividere gli affanni della città» ed a «ripartire dalle molte risorse religiose e civili presenti a Roma». Per Vallini il Giubileo rappresenterà una grande occasione anche in questo senso.

Al centro dell’attenzione, nel documento, molti altri temi: dalle nuove povertà alle questioni dell’accoglienza e dell’integrazione. Con riferimenti anche «alle tensioni sociali dei mesi scorsi nelle periferie romane e al dramma dei profughi» a alla necessità della «formazione di una nuova classe dirigente nella politica». Inoltre l’auspicio di una «nuova visione», che il cardinale vicario aveva già sttolineato nel corso della Preghiera per Roma celebrata nel dicembre scorso a Santa Maria Maggiore, davanti all'immagine di Maria «Salus populi romani».

«Sono trascorsi più di vent'anni dal secondo Sinodo diocesano di Roma e la Chiesa dell’Urbe, che non ha mai smesso di manifestare concretamente la consapevolezza della responsabilità di abitare la città e di prendersi cura della sua gente, dei suoi problemi e delle sue potenzialità, torna a farlo - si legge in un una nota del Vicariato - con una «Lettera alla Città», diretta non solo alla comunità ecclesiale ma anche alle istituzioni, ai cittadini, alle forze vive del territorio».

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