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Legge di stabilità, Squinzi: bene puntare sulla crescita

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Legge di stabilità, Squinzi: bene puntare sulla crescita

«Le grandi linee della legge di stabilità sono tutte in gran parte condivisibili. Visto che punta verso la crescita, noi non possiamo che essere d'accordo». Lo ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, a Bolzano, al termine del quinto incontro bilaterale fra Confindustria e Bdi, l'associazione degli imprenditori tedeschi. «Non siamo ancora riusciti ad approfondire il documento di notevoli dimensioni - ha precisato Squinzi - ma ci sono alcuni provvedimenti per le imprese che giudichiamo con molto favore, come l'aumento degli ammortamenti per i nuovi investimenti». Per questo, ha aggiunto «sicuramente credo che alla fine di un'analisi più approfondita non cambieremo la nostra opinione positiva già espressa ieri».

Squinzi: Italia in ritardo su digitalizzazione
Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, al termine del quinto Forum economico italo-tedesco, dedicato ai temi dell'energia e della digitalizzazione, ha spiegato che «sulla digitalizzazione in Italia siamo abbastanza in ritardo, mentre la Germania è più avanti». Di qui la necessità di «recuperare rispetto agli stati, che in questo campo sono decisamente più avanti, e trascinare lo sviluppo tecnologico e ridurre l'impatto sulle nostre imprese a causa della minore digitalizzazione».

Confindustria-Bdi a Ue: servono progressi su energia e digitalizzazione
In un documento congiunto al termine del loro quinto incontro bilaterale a Bolzano le associazioni degli industriali di Italia e Germania, Confindustria e Bdi, chiedono «il completamento dell'unione monetaria ed economica, che deve proseguire di pari passo con il completamento del mercato unico, a partire da un mercato unico digitale connesso fino a una lungimirante politica climatica ed energetica». Non solo. «Un mercato unico ben funzionante - si legge nel documento - è un elemento chiave per la crescita e per l'occupazione in Europa con la conseguente ripresa di fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni europee. A tal proposito, Confindustria e Bdi ritengono che un mercato dell'energia europeo integrato, competitivo e funzionante sia un prerequisito per rafforzare la competitività delle nostre industrie».

Obiettivo 20% contributo Pil da industria entro il 2020
«Siamo convinti - prosegue il documento - che l'obiettivo di un contributo dell'industria al Pil dell'Unione Europea del 20% entro il 2020, può essere ancora raggiunto facendo leva sul potenziale digitale e rimodellando la base industriale europea». A questo fine, le due organizzazioni industriali sostengono la scelta della Commissione europea di «porre le sfide di questa quarta rivoluzione industriale ai primi posti nell'agenda politica dell'Unione europea. Abbiamo infatti bisogno di un mercato digitale europeo che permetta, a tutta l'industria dell'Ue, di innovare e competere su scala globale».

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