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la manovra del governo

Stabilità, fonti Ue: non sarà respinta. Padoan la difende: «È molto equilibrata»

«La legge di Stabilità è molto ben equilibrata e tiene conto delle risorse ma anche delle grandi potenziali del Paese». Così il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan in un'intervista ad Agorà (Rai 3). Intanto, dopo una prima lettura della manovra, qualificate fonti Ue citate dall’Ansa parlano di «buon clima» in Commissione. E indicano che l'Italia è «più solida del 2014 e non ci sarà rinvio» della manovra al mittente entro la settimana, possibilità prevista dal 'six pack' in caso di gravi mancanze. Resta aperta però la questione dello 'sconto migranti' chiesto dall’Italia per utilizzare un ulteriore margine di flessibilità sul deficit. La Commissione Ue ha due settimane di tempo, dalla data del 15 ottobre, per respingere i bilanci chiaramente non conformi alle indicazioni del Patto. Nel suo esame terrà poi conto delle previsioni economiche d'autunno, che saranno pubblicate il 5 novembre. Il 23 novembre è poi prevista una riunione straordinaria dell'Eurogruppo sulle decisioni che prenderà la Commissione.

Stabilità, fonti Ue: non sarà respinta, clima positivo
Secondo una primissima valutazione, l'esecutivo comunitario non sarebbe disposto a riconoscere una «nuova flessibilità» dello 0,2%, ma le maggiori «spese aggiuntive», soprattutto per l'eventuale costruzione di centri di accoglienza, potrebbero rientrare nella flessibilità già accordata all'Italia e dovrebbero essere «provate». Per quanto riguarda l'eliminazione della Tasi, fermo restando che l'orientamento generale della Commissione spinge per la tassazione sulla casa e sui consumi riducendo quella su lavoro e capitali, la valutazione «dipende se essa fa aumentare il rapporto deficit-pil in modo sostanzioso», ma - con le cifre presentate - l'Italia «dovrebbe starci dentro». Altro motivo di confronto con la Commissione fino al momento del giudizio sarà il percorso di aggiustamento del bilancio. Per questo punto sarà particolarmente rilevante la comunicazione sulle previsioni economiche del 5 novembre.

Padoan: giù tutte le imposte
Per Padoan la legge di stabilità, «vede l'abbattimento delle imposte, di tutte le imposte e questo riguarda le famiglie, le imprese e il mercato del lavoro, con la decontribuzione per i nuovi assunti, anche se con un decalage, e gli stimoli alla contrattazione di secondo di livello». Per questo «parlare solo di tasse sulla casa è francamente...puntini puntini... mettete voi la parola», ha aggiunto il ministro dell'Economia sulla polemica nata intorno alla cancellazione della Tasi soprattutto all'interno del Pd.

«Rinvio riduzione tasse interpretato in modo rovesciato»
Sul rinvio dell'abbattimento dell'Ires al 2017 , ha spiegato oggi Padoan riferendosi ad uno dei pilastri della manovra 2016, la notizia è stata «stravolta e rovesciata». E ha aggiunto: «Posso dire una cosa dei giornalisti? Un altro degli elementi che mi sorprendono in questo mestiere? Mentre stavo in conferenza stampa con il Presidente del Consiglio - ha proseguito parlando della conferenza di giovedì scorso seguita al varo della legge di Stabilità - mi è arrivato un tweet di una giornalista che diceva «rinviata la riduzione delle tasse». In un quadro complessivo di riduzione delle tasse, il rinvio al 2017 dell'Ires è stata l'unica notizia degna di nota e interpretata in modo rovesciato».

Abbattimento Ires anticipato con più margini di risparmio fiscale
«Se ci saranno maggiori margini di risparmio fiscale anticiperemo questo abbattimento della tassa. Dire che si sposta in avanti è stravolgere la realtà di 180 gradi». «Bisogna stare attenti - ha aggiunto Padoan- che gli assi portanti del sistema pensionistico non siano indeboliti. La flessibilità va fatta con calma, non con fretta». Quanto alla legge Fornero e alla flessibilità in uscita, il punto «non è cambiare o no la Fornero, quello è uno slogan», ha detto Padoan.

Taglio a deficit ma anche sostegno a famiglie e imprese: è quadratura cerchio
Polemiche a parte, il ministro è tornato ad insistere sulle note positive della Stabilità, che come quello dello scorso anno riduce il deficit e fa diminuire il debito (dal 2016) , «ma allo stesso tempo forniamo sostegno espansivo alle famiglie e alle imprese. Quindi è la quadratura del cerchio». A proposito del taglio della Tasi sulla prima casa, Padoan ha ricordato che il mancato gettito per gli Enti locali «sarà totalmente restituito ai Comuni. Le coperture per tali operazioni sono nella Legge di Stabilità».

Brunetta: manovra tutta in deficit, manca vera spending review
Se il governo si muove a difesa della finanziaria, calibrando uscite e dichiarazioni per sostenere gli obiettivi e le misure della manovra, l’opposizione non resta con le mani in mano, e organizza l’assedio alla sessione di bilancio che avrà inizio nei prossimi giorni al Senato. Per Forza Italia mette i puntini sulle i il leader dei deputati azzurri, Renato Brunetta, che oggi ironizza sulla manovra di «da 27 miliardi (modello 'base') o 30 miliardi ('accessoriata')», tutta «in deficit: tanto nella parte in cui introduce nuove misure (trasferimenti e incentivi, tutti da discutere), quanto nella parte in cui cancella le clausole di salvaguardia (16,8 miliardi nel 2016), quanto, infine, nel sedicente taglio delle tasse (Imu, Tasi, Ires)». A mancare, ha spiegato oggi, è soprattutto una «vera sSpending review», mentre quella «quella (finta) che c'è (5,8 miliardi) è risibile e ridicola, quindi ininfluente rispetto al totale della manovra».

Slot machine, M5S contro le nuove licenze: follia totale
In attesa di leggere i testi definitivi della legge di Stabilità il Movimento 5 Stelle preferisce concentrarsi su una delle novità della manovra, ovvero il rilascio di circa 22mila nuove licenze per i concessionari di slot machine e video lottery.«Il Governo Renzi gioca di nuovo d'azzardo», dichiara la deputata Maria Elena Spadoni, che in una nota se la prende con l’aumento molto ridotto delle tasse sul gioco d'azzardo - da cui «arriverà pochissimo» - mentre il rilascio delle oltre 20mila nuove licenze porterà ad un «boom di sale scommesse, con una gara per la concessione di 15mila agenzie e 7mila corner», scelta che costituisce «una follia totale».

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