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Dj a Udine, narcos in Colombia. La doppia vita del pericoloso latitante…

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IL BLITZ

Dj a Udine, narcos in Colombia. La doppia vita del pericoloso latitante arrestato ieri in Italia

Usciva solo di notte. Per andare al lavoro, nelle molte discoteche in cui era conosciuto solo come DJ Fexter. Il suo nome per esteso però era Ramirez Melendez Fernsterbein Fernando. A dispetto della faccia da ragazzino Fexter in Colombia è considerato un pericolosissimo criminale, tra i 12 più pericolosi latitanti colombiani, luogotenente del capo della banda dei Rastrojos, gang criminale colombiana attiva nella zona di Medellin, nata dalla dispersione dell'Auc e collegata con l'organizzazione di narcotrafficanti dei “Los Mellos”. La banda, ancora attiva, nonostante i colpi inflitti dai corpi di polizia locali, conta ancora un centinaio di affiliati, che continuano a controllare il flusso di tonnellate di cocaina verso gli Stati Uniti e l'Europa, le estorsioni, i sequestri, l'usura, e il sicariaggio. Gli uomini del Gico di Bologna e dell'Interpol di Roma che da tempo lo avevano individuato a Udine, lo hanno attirato fuori di casa fingendo di essere clienti interessati a ingaggiarlo per una festa di matrimonio. Le cinque pattuglie impiegate per il blitz hanno bloccato nei due sensi la strada. Quando Fexter si è presentato i finanzieri lo hanno immobilizzato a terra, ammanettato e perquisito. Fexter non ha reagito, non ha tentato la fuga, non ha tentato di divincolarsi.

Le accuse mosse a suo carico dalla magistratura colombiana sono pesanti: associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, banda armata, tentato omicidio aggravato plurimo, sequestri di persona a scopo di estorsione, possesso illegale di armi da fuoco, sicariato. Pare che durante i procedimenti che lo vedevano imputato alcuni testimoni a suo carico siano stati uccisi. Uno rimase vittima di un attentato. Gli spararono contro 12 colpi di pistola. Solo cinque andarono a segno ma sopravvisse. Il blitz che ha portato alla cattura di Fexter segue a distanza di tempo quella di un altro trafficante colombiano. Domenico Antonio Mancusi Hoyos, catturato a Imperia e legato da vincoli di parentela a uno dei più potenti criminali colombiani, Salvatore Mancuso Gomez detto el Mono, ex comandante del gruppo paramilitare Auc (Autodefensas Unidas de Colombia ) e coinvolto, in Italia, in due operazioni di polizia: la “Decollo” e la Galloway Tiburon, nel corso delle quali vennero sequestrate otto tonnellate di cocaina nel porto di Gioia Tauro.

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