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Sottosegretaria Barracciu rinviata a giudizio per peculato: «Mi…

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Sottosegretaria Barracciu rinviata a giudizio per peculato: «Mi dimetto, ma sono innocente»

Francesca Barracciu, sottosegretario ai Beni culturali, rinviata a giudizio nell'ambito dell'inchiesta sul presunto uso illecito dei fondi dei gruppi del Consiglio regionale della Sardegna, si è dimessa. «Ritengo doveroso dimettermi - ha dichiarato - ed avere tutta la libertà e l'autonomia necessarie in questa battaglia dalla quale sono certa uscirò a testa alta». E ha aggiunto: «Sono fiduciosa nel percorso della Giustizia - aggiunge - e affronterò il processo con determinazione e serenità, nella certezza di essere totalmente innocente».

Renzi: dimissioni Barracciu gesto apprezzabile
«Non ho chiesto le dimissioni di Francesca Barracciu. Il suo gesto è personale ed apprezzabile. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a Otto e mezzo a proposito delle dimissioni del sottosegretario ai Beni culturali. Anche il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini ha parlato di «gesto di grande correttezza e sensibilità istituzionale».

Fondi gruppi Sardegna, Barracciu rinviata a giudizio
Barracciu è stata rinviata a giudizio a Cagliari dove è imputata per peculato aggravato, nell'ambito dell'inchiesta sull'uso improprio dei fondi ai gruppi del Consiglio regionale della Sardegna. L'ex candidata alla presidenza della Regione Sardegna, già consigliera regionale del Pd, dovrà comparire il prossimo 2 febbraio davanti alla seconda sezione penale del tribunale di Cagliari. Il gup Lucia Perra ha oggi accolto oggi la richiesta di rinvio a giudizio per Barracciu formulata dal pm Marco Cocco, titolare della maxinchiesta sulle spese dei fondi destinati ai gruppi del Consiglio regionale nelle passate legislature e soppressi in quella in corso.

Processo al via il 2 febbraio 2016
Francesca Barracciu aveva vinto le primarie del centrosinistra per la candidature alla presidenza della Regione Sardegna nel 2013. Candidatura a cui rinunciò su richiesta del Pd guidato da Matteo Renzi proprio a seguito del suo coinvolgimento sull'inchiesta sulle spese pazze in Consiglio regionale. Rinuncia poi compensata nel 2014 con la nomina a Sottosegretario ai Beni Culturali nel governo Renzi: incarico che ne comportò le dimissioni dall'Europarlamento dove siedeva dal 2012 in sostituzione di Rosario Crocetta.

L’attacco del M5s
Il Movimento 5 stelle ha oggi rinnovato la richiesta di dimissioni del sottosegretario come già aveva fatto al momento della notizia dell'avviso di garanzia, a marzo 2014, chiedendone conto in aula al Governo in apposito question time. «La ministro Boschi - hanno ricordato i gruppi parlamentari M5s di Camera e Senato - all'epoca rispose: “Non è intenzione di questo governo chiedere dimissioni di ministri o sottosegretari sulla base di un avviso di garanzia”. Benissimo, ora che il sottosegretario alla Cultura è stata rinviata a giudizio per il presunto uso illecito di fondi pubblici, quindi soldi di tutti i cittadini - è stata la richiesta M5s - il governo farebbe bene a trarne le dovute conseguenze e la Barracciu a dimettersi, togliendo l’ennesima onta su questo esecutivo».

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