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Seconda casa, ipotesi abolizione dell’Imu se in uso ai figli

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LA LEGGE DI STABILITÀ

Seconda casa, ipotesi abolizione dell’Imu se in uso ai figli

Stop all’Imu e alla Tasi anche per le abitazioni date in comodato ai parenti di primo grado, a cominciare dai figli. È questa l’ultima ipotesi allo studio entrata a far parte del pacchetto di possibili modifiche alla legge di stabilità alla quale stanno lavorando Governo e maggioranza. Ad annunciarla è stata Federica Chiavaroli (Ap), una delle due relatrici della manovra al Senato. Il pacchetto di potenziali ritocchi al momento prevede otto capitoli. A cominciare da quelli sul Sud, con l’introduzione di un credito d’imposta per investimenti e l’obiettivo di far salire la decontribuzione al 100% (o più probabilmente al 60-80%) per i nuovi assunti, dal rafforzamento delle misure per famiglia e povertà, anche con l’eventuale ricorso a un sistema a scaglioni. E con il ripristino del tetto dei mille euro per l’uso del contante per il solo money transfer. Quasi certo la riduzione del taglio su Caf e patronati e il potenziamento della dote per i il nodo Province (servizi degli enti di area vasta).

Tra in temi in sospeso le pensioni, sui cui la maggioranza è in pressing sul Governo, e il personale dell’Agenzia delle entrate. Ma trovare la quadra non sarà facile. Anche perché a disposizione per le modifiche da apportare al Senato e alla Camera c’è uno scarno tesoretto di appena 300 milioni previsti dal Fondo per interventi strutturali di politica economica.
In ogni caso gli otto capitoli soggetti a possibili ritocchi saranno suddivisi tra Montecitorio e Palazzo Madama. Anche per non dilatare i tempi della discussione ed evitare il consueto assalto alla diligenza. Non a caso il presidente della commissione Bilancio del Senato, Giorgio Tonini (Pd), ha consegnato ai senatori un vademecum di 4 pagine per evitare la presentazione di proposte inammissibili. Il termine per presentarli in commissione resta sabato 7 novembre mentre lunedì 9 dovrebbero arrivare i primi ritocchi del Governo, che potrebbero riguardare Caf, contante (money transfer) e forse lotta all’evasione. Una tabella di marcia ufficializzata da Magda Zanoni (Pd) l’altra relatrice della “stabilità” al Senato. I lavori parlamentari avranno un grado di “pubblicità” leggermente inferiore rispetto al passato perché la Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama ha deciso di non procedere più con i resoconti stenografici delle sedute della manovra.

Chiavaroli ha invece dato l’annuncio che la maggioranza sta valutando la possibilità di bloccare le tasse anche su quelle abitazioni date in comodato in uso ai figli correggendo così il tiro dell’attuale testo della legge considerando come nel passato prima casa anche quella affidata ai parenti più stretti. L’ipotesi di ampliare la cancellazione della tassazione sulla casa anche a chi mette a disposizione un’abitazione a un parente di primo grado (figli e genitori) non è stata comunque ancora valutata e verificata nel dettaglio sotto il profilo finanziario. Ad affermarlo è stata la stessa Chiavaroli che ha comunque sottolineato che è emersa in seno alla maggioranza la volontà di intervenire su questo fronte. Un intervento che secondo «l’Istat riguarda l’8% di italiani», ha detto ancora Chiavaroli aggiungendo che allo studio c’è anche la possibilità di introdurre agevolazioni per chi dà in affitto «a canone concordato una casa». Altra priorità per la Chiavaroli è il Sud. Governo e maggioranza stanno lavorando a un diversa utilizzazione dei fondi strutturali europei per rafforzare la decontribuzione per i giovani assunti nel Mezzogiorno. Alcuni suggerimenti per le modifiche arrivano anche dalle commissioni parlamentari con i loro pareri. La “Finanze” ad esempio chiede che il canone Rai sia rateizzato già dal 2016.

Tra le partite in corso per correggere la manovra c’è anche quella sui Comuni. Nall’audizione al Senato sulla “stabilità” il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha respinto le critiche su una restrizione per i sindaci degli spazi di manovra sui bilanci anche per effetto sello stop alla Tasi sulla prima casa. Ma i Comuni insistono. E la conferma arriva dall’incontro di Piero Fassino a palazzo Chigi con il sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Claudio de Vincenti, al quale il presidente dell’Anci ha presentato le richieste di modifica della manovra. A partire dalla soppressione del vincolo del 25% sul turn over, dall’aumento della dote per gli enti di area vasta, dal rimborso delle spese sostenute dai comuni per gli uffici giudiziari e da una diversa stima sul gettito dell’addio all’Imu sugli “imbullonati”.

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