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Stretta sugli affitti in nero. Canone Rai, esenti over 75 sotto gli…

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legge di stabilità

Stretta sugli affitti in nero. Canone Rai, esenti over 75 sotto gli 8mila euro. Tetto contante a mille euro per money transfer

Giornata di votazioni serrate in commissione Bilancio al Senato sulla legge di stabilità 2016. Si punta a chiudere entro stanotte con il mandato al relatore per consentire la volata finale in Aula: venerdì, come ha spiegato il presidente della commissione Giorgio Tonini (Pd), dovrebbe arrivare la fiducia del Governo su un maxiemendamento che ricalcherà il testo della commissione, e sabato dovrebbe esserci il voto finale. Tante le modifiche sui vari capitoli della manovra, dal pacchetto casa alla riduzione dei tagli a Caf e patronati, dalle norme “salva-Regioni” (trasferite dal decreto) allo svincolo dei farmaci innovativi dal tetto della spesa farmaceutica territoriale. Rinviato alla Camera, invece, il nodo delle misure per il Sud e dei fondi per la sicurezza.

Stretta sugli affitti in nero
La commissione ha introdotto una norma che punta a favorire l’emersione degli affitti in nero. «È nulla ogni pattuizione volta a determinare un importo del canone di locazione superiore a quello risultante dal contratto scritto e registrato», si legge nel testo in cui si precisa che nei casi di nullità «il conduttore, con azione proponibile nel termine di sei mesi dalla riconsegna dell’immobile locato, può chiedere la restituzione delle somme corrisposte in misura superiore al canone risultante dal contratto scritto e registrato». La misura punta a evitare gli abusi ma non potrà sanare le situazioni pregresse.

Sconto Imu a chi affitta con canone concordato
I senatori hanno poi approvato il taglio Imu del 25% per i proprietari di una seconda abitazione che scelgono di metterla in affitto a canone concordato. La modifica passata è una riformulazione di quella presentata ieri dalle relatrici Magda Zanoni (Pd) e Federica Chiavaroli (Ap-Ncd) sempre sul canone concordato e che prevedeva che «la somma della aliquote dell’Imu e della Tasi non potesse superare il 4 per mille». La copertura resta identica, pari a circa 80 milioni di euro dal 2016. Saltato invece il taglio dell’aliquota Iva su pellet (combustibile ricavato dalla segatura essiccata) dal 22 al 10% previsto in manovra.

Fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti
Sì in commissione anche all’emendamento che prevede l’istituzione, presso il ministero dello Sviluppo economico, di un Fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti, con una dotazione di 10 milioni di euro all’anno per il triennio 2016-2018. Al Fondo potranno accedere le imprese che risultano parti offese in un procedimento penale dalla data del 1° gennaio 2016.

A 8mila euro esenzione canone Rai per over 75
C’è stato l’ok della commissione anche al pagamento in dieci rate mensili del canone Rai in bolletta elettrica. Mentre sale a 8mila euro (dai 6.700 attuali) la soglia di reddito per l’esenzione del canone a favore degli ultrasettantacinquenni. Per finanziare la misura sarà utilizzato l’extragettito che arriverà dallo stesso canone ora in bolletta elettrica.

Tetto contante a mille euro per money transfer
Sì della commissione anche all’emendamento che mantiene a mille euro (invece di innalzarlo a 3mila) il tetto all’utilizzo del contante per i trasferimenti tramite money transfer. Si ritiene necessario mantenere tale limite, si legge nella relazione illustrativa dell’emendamento, poiché «le evidenze emerse nel quadro dell’azione di vigilanza sul sistema finanziario mostrano elevati rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo connessi con l’attività di money transfer».

Imposta sostitutiva 8% immobili imprese individuali
Semaforo verde all’imposta sostitutiva dell’8% sugli immobili delle imprese individuali: gli imprenditori individuali che possiedono immobili strumentali (al 31 ottobre 2015) potranno optare, entro il 31 maggio 2016, per l’esclusione di tali beni dal patrimonio d’impresa mediante il pagamento di un’imposta sostitutiva dell’8% della differenza tra il valore nominale degli immobili e il loro valore fiscale. La misura ha effetto dal periodo d’imposta in corso al primo gennaio 2016.

Caf e patronati, i tagli si riducono
Con due distinti emendamenti delle relatrici è stato ridotto il taglio a Caf e patronati: per i primi da 100 a 40 milioni (che scenderanno ancora a 30 milioni sia nel 2017 sia nel 2018); per i secondi da 48 a 28 milioni.

Ok congedo obbligatorio neo papà a due giorni
Via libera anche all’aumento a due giorni del congedo obbligatorio dei papà per la nascita dei figli. L’emendamento delle relatrici prevede che il congedo obbligatorio per il papà lavoratore dipendente (raddoppiato da un giorno a due), da fruirsi entro cinque mesi dalla nascita del figlio, e quello facoltativo da utilizzare nello stesso periodo in alternativa alla madre che si trovi in maternità obbligatoria, siano prorogati in via sperimentale per il 2016. Il costo della misura è valutato in 24 milioni di euro.

10 mln annui a sostegno spese libri scuola obbligo
Sempre con un emendamento delle relatrici, la commissione ha detto sì all’arrivo di 10 milioni di euro all’anno per il triennio 2016-2018 per un fondo per l’acquisto di «libri di testo e di altri contenuti didattici, anche digitali, relativi a corsi d’istruzione scolastica». Le modalità di riparto verranno stabilite dal Miur sulla base dell’Isee.

Sconti fiscali a società per edilizia popolare
Introdotti inoltre sconti fiscali per l’edilizia popolare. L’emendamento approvato prevede che vengano riconosciuti i diritti degli Iacp costituiti in forma di società, «riducendone il carico fiscale e liberando risorse per le finalità di edilizia popolare».

Giro di vite contro evasione bollo auto
Varato, ancora con un emendamento delle relatrici, un giro di vite per contrastare l’elusione della tassa automobilistica e le spese relative ai trasferimenti di proprietà dei veicoli.

Rientro cervelli, proroga bonus
Sì a un emendamento delle relatrici che proroga per il 2016 e il 2017 il regime fiscale agevolato per «i cervelli in fuga» per i soggetti rientrati in Italia fino al 6 ottobre 2015. Quelli che erano rimasti esclusi dai benefici previsti dalla norma del 2011. In alternativa questi soggetti possono optare, «con le modalità definite con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate da emanarsi entro il 31 marzo 2016», per il nuovo regime speciale per i lavoratori «impatriati».

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