Italia

Milano, anche Berlusconi lancia Sallusti: «Candidato…

  • Abbonati
  • Accedi
verso le elezioni amministrative

Milano, anche Berlusconi lancia Sallusti: «Candidato strepitoso»

«Io penso che sarebbe un candidato strepitoso» ma «si deciderà in base ai risultati dei sondaggi in corso». Dopo l’endorsement di Salvini, è arrivato oggi il via libera di Silvio Berlusconi alla candidatura del direttore del “Giornale”, Alessandro Sallusti, a sindaco di Milano. Una candidatura che si fa ormai di giorno in giorno più concreta. Berlusconi, intervenuto oggi a Milano alla scuola di formazione politica della Lega, ha aggiunto che sul tema delle candidature con gli alleati si vedrà la settimana prossima. E ha precisato: «abbiamo sondaggi in corso su tutte le città - ha spiegato - e secondo i risultati dei sondaggi ci orienteremmo».

Berlusconi: centrodestra diviso non conta niente
Dal leader di Forza Italia, in affanno nei sondaggi, è arrivato un appello all’unità del centrodestra per tornare a essere competitivi. «Voi siete qui coscienti che da soli non contate niente. Io sono qui cosciente che da solo non conto niente». È questo il primo “insegnamento” di Silvio Berlusconi ai giovani del corso della scuola di formazione politica della Lega Nord-Noi con Salvini.«In Italia oggi ci sono tre schieramenti che si contendono il primato - ha aggiunto Berlusconi - E poi vedremo quale potrà essere il futuro di questa contesa che è piena e densa di pericoli».

«Alleati con Ncd alle amministrative? Se ok su programma, benvenuti»
Ma l’ex premier non ha chiuso la porta ad alleanze con Ncd sul territorio per le elezioni amministrative di primavera. «Abbiamo un programma preciso e tutti coloro che convergono su questo programma - ha detto Berlusconi - sono i benvenuti». Ipotesi però nettamente scartata dalla Lega di Salvini.

Berlusconi parla di Draghi premier, ma leghisti rumoreggiano
Che Forza Italia e Lega non abbiano unità di vedute lo testimonia anche un altro episodio accaduto oggi. Berlusconi ha detto che vdrebbe «bene un governo guidato da Mario Draghi». Ma questo breve elogio del presidente della Bce non è piaciuto a tutta la platea di leghisti a cui il leader di FI stava parlando questa sera a Milano nel corso della scuola di formazione politica. Accortosi che più di uno stava rumoreggiato alla battuta su Draghi, Berlusconi ha tagliato corto con un sorriso aggiungendo «...o qualcun altro». Ed è tornato a ribadire tutte le sue critiche al governo a guida Pd. Critiche apprezzate dalla platea.

«Sicurezza tema prioritario»
La linea politica di Fi resta quella della ferma opposizione al governo Renzi, dopo la rottura del patto del Nazareno. «I nostri capigruppo - ha aggiunto Berlusconi- hanno concordato finalmente come fare opposizione a questo governo», presentando subito un emendamento per prevedere più fondi per le forze dell'ordine. «La nostra richiesta è stata bocciata, ma ci lavoreremo», ha assicura l'ex premier «perché se non ci si sente sicuri, si ha una reazione dura nei confronti della Stato». E ha spiegato che «la gente ha paura, ma dei furti» e che l'emergenza sicurezza «era evidente già prima dei fatti di Parigi».

Complimenti a Di Maio e Di Battista: «avercene come loro»
Berlusconi non ha mancato di esprimere apprezzamento per alcune figure politiche dell’opposizione M5s come Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista. «Di Maio e Di Battista sono perfetti. Avercene...Grillo ha trovato due ragazzi che bucano il video», ha detto il leader di Forza Italia. Quanto a Grillo, «si è tolto di mezzo tornando a fare il comico e, soprattutto, ha tolto il suo nome dal simbolo». Un invito quindi al centrodestra a rimanere compatto perché altrimenti «al ballottaggio andranno 5 Stelle e Pd - ha detto ancora Berlusconi - e vinceranno i 5 Stelle». Ma i complimenti Berlusconi li ha rivolti anche al leader leghista: «Salvini è bravissimo, sa parlare alla gente e dire alla gente quello che vuole sentirsi dire. Ha portato la Lega dal 3 al 15%». Con Salvini - ha scherzato poi l'ex premier - siamo sempre andati d'accordo perché siamo milanisti». Ma anche Giorgia Meloni sta facendo un buon lavoro con il suo partito: «Tutti insieme possiamo fare il 40%».



© Riproduzione riservata