Italia

Ior, Papa nomina Mammì nuovo direttore generale

  • Abbonati
  • Accedi
vaticano

Ior, Papa nomina Mammì nuovo direttore generale

Gian Franco Mammì è il nuovo direttore generale dell'Istituto per le Opere Religiose (Ior). Lo ha comunicato papa Francesco recandosi, stamani, nella sede dello Ior «dove si è intrattenuto con il Consiglio di Sovrintendenza per una ventina di minuti, comunicando la nomina del nuovo direttore generale». Lo spiega una nota il Vaticano nella quale si fa anche sapere che Mammì «sarà coadiuvato da Giulio Mattietti in attesa della scelta di un nuovo vice direttore».

I rapporti di Francesco con Mammì
Jorge Mario Bergoglio aveva conosciuto Mammì quando era arcivescovo di Buenos Aires. Si tratta di un funzionario italiano considerato “defilato e rigoroso”, tanto da cadere in disgrazia con le passate allegre gestioni dello Ior. Il Papa, che lo aveva già nominato nei mesi scorsi vice-direttore della banca guidata da Jena-Louis de Franssu, ora lo ha nominato dg.

Le accuse della procura di Roma: per 40 anni Ior ha agito senza autorizzazioni Intanto la procura di Roma si appresta a notificare avvisi di chiusura indagine all'ex direttore generale dello Ior Paolo Cipriani ed al suo vice Massimo Tulli. Per 40 anni, cioé fino al 2011, lo Ior avrebbe operato in Italia senza essere autorizzata. Abusiva attività di raccolta del risparmio, abusiva attività bancaria e abusiva attività finanziaria sono le violazioni contestate a Cipriani e Tulli, che rischiano ora di finire sotto processo. Per i predecessori i fatti sono prescritti. Dagli accertamenti sarebbe emerso che l'Istituto per le opere di religione ha svolto attività di banca, fino a quando Bankitalia ha imposto agli istituti di credito di considerarlo alla stregua di una banca extracomunitaria (2011), senza alcuna autorizzazione da parte di palazzo Koch. Lo Ior, secondo piazzale Clodio, avrebbe agito attraverso conti aperti in 11 istituti di credito. Dopo il diktat di Bankitalia, lo Ior trasferì gran parte delle proprie attività finanziere in Germania.

© Riproduzione riservata