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verso la conferenza di parigi

Clima, dall’efficienza energetica all’innovazione: le richieste delle aziende «eco» a Galletti

Adottare un efficace accordo internazionale e specifiche misure nazionali per mitigare il cambiamento climatico in atto. E questo l'appello che il presidente del Consiglio nazionale della Green economy Edo Ronchi ha consegnato oggi a Roma al ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti in vista della Cop 21 (la XXI Conferenza delle parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) che si apre domenica a Parigi. Il documento, firmato in soli 15 giorni da oltre 200 imprese e consorzi di ogni dimensione e settore economico, contiene anche sette richieste specifiche, che rappresentano una possibile proposta italiana per la conferenza.

«Tante adesioni– ha commentato Ronchi – indicano che qualcosa di profondo sta cambiando rispetto ai tempi del Protocollo di Kyoto, perché ora le regole in campo ambientale non sono più viste come un impedimento ma come una opportunità per tutte le imprese». Opinione condivisa dal ministro Galletti, che si è detto fiducioso sugli esiti della conferenza di Parigi. «A Kyoto hanno aderito paesi che rappresentavano il 12% delle emissioni mondiali – ha spiegato – mentre a Parigi saranno presenti ben 163 stati, alcuni perfino in guerra tra loro, che rappresentano il 96% delle emissioni».

Tra l'altro, la conferenza è stata confermata e non disdetta nonostante i recenti fatti di Parigi e il timore di possibili azioni terroristiche. «Segnale significativo - ha sostenuto Galletti – perché comunica che le decisioni sul tema del clima sono così importanti che non possono essere rimandate».

Il documento sul clima include sette richieste specifiche che le aziende ritengono utili.
Proposte che includono: l'adozione di significative misure nazionali di mitigazione del cambiamento climatico; l'adozione di target legalmente vincolanti per contenere l'innalzamento della temperatura sotto i 2 gradi centigradi; una riforma della fiscalità ecologica che investa anche una carbon tax e i sussidi dannosi per l'ambiente; l'efficienza energetica come obiettivo da perseguire in ogni settore dell'economia; l'accelerazione del passaggio dall'energia da fonti fossili a quella da fonti rinnovabili; la promozione di più sostenibili modelli di gestione del suolo, con un ruolo attivo dell'agricoltura; il ricorso a eco-innovazione ed economia circolare come fattori chiave della transizione ad un'economia più verde.

«Proposte che condividiamo - ha detto Galletti – e che non rappresentano un ostacolo per la nostra economia, ma anzi un fattore di competitività, dal momento che l'Italia si è mossa in questi anni con largo anticipo nel perseguire obiettivi che altri paesi ora devono affrettarsi a perseguire».

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