Le opportunità innovative offerte dall'internet hanno cambiato l'economia e la società. Ma è ancora poco a confronto di ciò che si sta preparando: l'intelligenza artificiale, i big data, i sensori, le nanotecnologie, la produzione additiva, la robotica stanno già trasformando la vita di imprese e famiglie, sfidando la nostra capacità di comprensione. Tutti noi abbiamo bisogno di “Lezioni di futuro”.
Ci siamo forse abituati a vedere in qualche casa un piccolo, piatto robot che spolvera per terra, mentre in giardino ce n'è un altro che taglia l'erba. Nelle fabbriche ce ne sono molti di più per soddisfare una quantità di esigenze logistiche e produttive. Ma dai laboratori sta partendo una fioritura di forme robotiche: dagli automi a forma di pianta che sanno conficcare le radici in qualunque tipo di terreno, ai quadrupedi che si muovono agilmente su percorsi impervi e ai grandi robot umanoidi che per esempio svolgono mansioni difficili in ambienti insalubri che un tempo avrebbero fatto rischiare la vita agli umani: come quello recentemente presentato all'Iit, progettato pensando per eventualità come la necessità di svolgere riparazioni in una centrale nucleare in avaria.
E proprio in questa settimana dedicata, in Europa, alla robotica, il 26 novembre esce il primo quaderno delle “Lezioni di futuro”, intitolato: “Arrivano i robot”.
Queste macchine affascinanti che imparano interagendo con l'ambiente e prendono decisioni autonome sono destinate a modificare la società. La loro evoluzione sta accelerando, in corrispondenza con lo sviluppo di una quantità di tecnologie sofisticatissime. Come l'intelligenza artificiale che riesce ormai a generare computer che imparano lavorando sull'enorme quantità di conoscenze disponibili in rete. O come il trattamento analitico dei big data che si accumulano nei computer a causa del fatto che ogni spostamento, ogni pagamento, ogni comunicazione degli umani è registrata da qualche parte su un computer ed è dunque elaborabile. La rarità costosa dei dati dell'epoca dei sondaggi campionari è sostituita da un'abbondanza impressionante di informazioni sulle quali si possono operare correlazioni a basso costo e vedere emergere conoscenze o ipotesi che un tempo sarebbe stato impensabile aspettarsi.
Intanto, il costo sempre meno impegnativo dei sensori, degli accelerometri, delle schede per la connessione alla rete mobile, consente di immaginare la produzione di oggetti intelligenti, capaci di comunicare via internet con altri oggetti e ottimizzare la logistica, le funzioni, il consumo di energia. Il design industriale e la progettazione delle fabbriche ne risente in modo radicale. Anche perché le macchine per la produzione additiva consentono di trasformare le forme sempre più sofisticate che un computer può elaborare in pezzi fisici adatti a entrare nella produzione, senza sprechi e senza errori. Il che è accelerato dalla generazione di materiali intelligenti che le nanotecnologie cominciano a produrre e che consentono di costruire prodotti le cui funzioni innovative sono definite dalla loro struttura molecolare. E nel frattempo, su internet si sperimentano nuovi modelli di business e si affrontano temi di innovazione sociale che superano le antiche abitudini dello scambio per coinvolgere il senso di comunità e la collaborazione: non solo nel consumo, ma anche nell'offerta di servizi, nelle forme di pagamento, nella progettazione di beni.
La convergenza di questi sviluppi tecnologici accelera il loro progresso. E rende ogni giorno più economico il loro utilizzo nella produzione e nella distribuzione. Per le imprese è una sfida competitiva che non si può trascurare. Per le famiglie è un insieme di conoscenze che va tenuto presente, almeno nel momento in cui i figli scelgono la loro strada di studi. Per le autorità politiche significa comprendere in quale prospettiva si possono porre i loro sforzi per rimuovere gli ostacoli all'innovazione.
I protagonisti di tutti questi sviluppi sono maestri di futuro. E le loro lezioni, raccolte in quindici quaderni da Nòva, saranno a disposizione di tutti i lettori ogni giovedì, a partire da domani, 26 novembre.
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