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Renzi: «Rafforziamo la cyber-security. Ma per ogni euro…

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il premier a firenze

Renzi: «Rafforziamo la cyber-security. Ma per ogni euro investito in sicurezza un euro sia investito in cultura»

Un appello ai primi cittadini di ogni parte d’Italia: «In questi giorni diamo un messaggio forte, di speranza. C’è bisogno di una reazione delle nostre comunità». Perché «i terroristi vogliono disintegrare il nostro modo di vivere: noi dobbiamo rispondere con più cultura, più teatro, più valori». Matteo Renzi, inaugurando la Festa della Toscana al Teatro della Pergola a Firenze, avverte: «Dopo Parigi dobbiamo ricordarci chi siamo».

«Non possiamo rassegnarci a vivere nella paura»
Cita Pietro Leopoldo, Renzi: «È quello che abolisce la pena di morte, che abolisce la tortura nell’interrogatorio: è dunque il primo che inserisce dei principi di giustizia, equità, umanità nel Codice penale. Questo è il vero motivo per cui oggi fa festa la Toscana e anche l’Italia. Quello che è avvenuto è che abbiamo bisogno di ricordarci chi siamo». E dunque «non possiamo rassegnarci a vivere nella paura. Se accettiamo di perdere la libertà e ci rannicchiamo nelle nostre preoccupazioni diventiamo come loro, non siamo più donne e uomini».

«Ai sindaci dico: diamo un messaggio di speranza»
Il presidente del Consiglio richiama l’emozione e la commozione davanti ai funerali di Valeria Solesin, davanti alla commemorazione di ieri a Les Invalides. Ma poi dice: «Accanto ci vuole la ripartenza. Lo dico ai primi cittadini: diamo in questi giorni un messaggio forte, di speranza. Non vuol dire non avere le massime precazioni. Nessun Paese al mondo è sicuro. Siamo di fronte a un nemico molto pericoloso. Ed è per questo che stiamo cercando di avere regole ancora più puntuali, di insistere con la cyber-security, di valorizzare le nostre forze dell’ordine, il nostro contributo militare e alla sicurezza. Ma c’è bisogno di una reazione delle nostre comunità».

La ricetta: investire in sicurezza ma anche in cultura
Ecco perché, spiega Renzi, «per ogni centesimo che investiamo nella sicurezza investiamo un centesimo in cultura ed educazione. A fronte di un investimento in polizia ci deve essere attenzione alle periferie, alla quotidianità. Per ogni euro investito in iniziative militari dev’esserci un euro investito in cultura».

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